Gianni IsidoriNasce a Roma (Italia) nel 1931. Figlio di un funzionario del Ministero degli Interni, vive l'infanzia a Trieste e successivamente a Sanremo. Maestro di umorismo grafico e non solo, è fra i rifondatori dell'umorismo italiano del dopoguerra, insieme a Vighi, Cavallo, Nistri, Putzolu, Cavandoli, Biassoni, Morosetti eccetera. Di carattere schivo, perciò abilissimo a far perdere le sue tracce ai suoi aspiranti biografi, acquista visibilità nel 1950 sul Travaso diretto da Guasta. Il successo è immediato, e nel 1954 vince la Palma d'oro a Bordighera. Nell'agosto 1955 uno dei numeri conclusivi della gloriosa prima serie dei Travasissimo è uno speciale interamente dedicato a lui.Nel 1964 illustra il libro di Guasta "In via eccezionale" (Collana Relax dell'Editrice Omnia). Ancora nel 1964, con Vighi e altri, è nella giuria del Festival internazionale del film comico umoristico di Bordighera, tema "Olimpiadi". Sia in coppia con Amurri sia da solo, scrive testi per la radio e poi per la televisione. Negli anni Sessanta collabora al Cinegiornale SEDI con una vignetta che chiude il documentario. Collabora anche con le testate Rotosei, Il Giorno illustrato, Il Roma. Di carattere anticonformista, esercita la sua abilità satirica soprattutto nell'area politica della destra, collaborando con il quotidiano Secolo d'Italia e assiduamente con la rivista Il Borghese negli anni Sessanta, diventando con Nistri e Fremura una colonna della rivista. Con i due colleghi, orientati come lui a destra, crea anche il settimanale L'allucinogeno, di breve durata. E' del 1968 una breve frequentazione del fumetto, con "L'Autocommedia" (di Dante Alighieri e Gianni Isidori), scritto e disegnato per il settimanale dell'ACI L'Automobile (dal n. 8 del 25 febbraio, 825.780 copie). Nel 1970 illustra "Le Cinque giornate di Ambrogino" di Luciano Visintin, per il Comune di Milano guidato dal sindaco Aldo Aniasi, che ne scrive la prefazione. Partecipa come autore alla realizzazione di varie trasmissioni radiofonicihe e televisive, a iniziare da Rosso e Nero (1953), cui fa seguito una lunga serie di altri programmi (fra i quali va ricordato l'originale televisivo "La voce nel bicchiere", interpretato da Aldo Fabrizi) che si conclude con il radiofonico Varietà Varietà (1983-1989). Nel 1978, per il Carnevale di Fano, firma il progetto artistico dei Carri umorsatirici, ispirati al tema "Nel mar di guai...". Nel 1979 partecipa al concorso di "arte caricaturale" dell'Associazione CIDAS, tema "Sotto a chi tocca" (fra i partecipanti troviamo anche Pietro Ardito, Gianni Chiostri, Luciano Consigli, Paolo Del Vaglio, Alberto Fremura, Giuliano Nistri e Lucio Trojano). Nel 1980 crea venti disegni per il libro di ricette gastronomiche in versi di Aldo Fabrizi "Nonno Pane" (Mondadori). Nel 1998 al Teatro Manzoni di Milano viene messa in scena la commedia "Alla larga dalle donne", scritta con Silvio Spaccesi. Per il teatro produce altre opere, fra le quali va citata "Stasera vi do", scritta insieme a Paolo Panelli. Dal 2003 al 2007 collabora con vignette al quotidiano L'Opinione diretto da Arturo Diaconale. Sempre nel 2003 il Premio Luciano Cirri, organizzato dagli "Amici della Caravella", gli assegna al Salone Margherita (sede del "Bagaglino" di Oreste Lionello, Pippo Franco e Pierfrancesco Pingitore) il riconoscimento per 50 anni di carriera. Nel 2004 partecipa a Roma a una mostra eucumenica degli umoristi di destra e di sinistra, organizzata dall'Assessorato alla cultura della Regione Lazio. Nel 2008 collabora al Borghese riapparso in edicola. Muore a Roma (Italia) il 5 gennaio 2019.
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