Osvaldo CAVANDOLI | 1920-2007 |
---|---|
Osvaldo CavandoliNasce a Maderno sul Garda (Brescia, Italia) il 1° gennaio 1920. Si trasferisce bambino a Milano. Dopo l'Istituto tecnico professionale, tra il 1937 e il 1942 è disegnatore industriale, prima all'Alfa Romeo poi in una ditta d'armi di Saronno. Dal 1943 al 1947 lavora per i fratelli Pagot al lungometraggio "I fratelli Dinamite" e a vari cortometraggi.Dal 1947 al 1956 produce, in società con l'amico fotografo Ugo Moroni, film d'animazione con pupazzi, destinati alle pubblicità nlle sale cinematografiche: "Gli assi nelle maniche", "Bill il pistolero", "La piccola guerra", "Laggiù nel Far-West", "Bel colpo Mister Undici", "Jack lo sfregiato"... Dal 1956 al 1964 lavora per diversi studi, sul nuovo fronte della pubblicità televisiva. Nel 1965-1967 lavora con Marco Biassoni ai corti pubblicitari di "Lancillotto e Re Artù", insieme a Giuseppe Laganà. Nel 1968 crea Mister Linea, che nel 1969 viene scelto per la pubblicità delle pentole Lagostina: produrrà 37 filmati in sei anni, vincendo il premio della critica ad Annecy nel 1972 e a Zagabria nel 1973. Mentre la realizzazione di questi film continua, realizza i minifilm "L'amore è la fine", "Attenti alle colombe!" (prima in bianco e nero, poi a colori) e "La Linea a colori". Nel 1972 vince lo Yellow Kid e il Premio Bordighera per la letteratura umoristica. Nel 1972-1973 produce "Felice Siconservi, azzecca proverbi" per la pubblicità televisiva. Nel marzo 1973 esce anche il volumetto "La Linea" per l'editore Bompiani (nella serie di libri cartonati della casa editice milanese), prima raccolta cartacea di tavole autoconclusive umoristiche mute con Mr.Linea. Nel 1975 la Linea è pubblicata su Il Giornalino. Nel 1979 realizza la sigla per lo spettacolo televisivo RAI "Apriti Sabato". Nel 1980 entra nella prestigiosa scuderia dell'agenzia Quipos di Marcelo e Coleta Ravoni. Mentre viene diffuso anche all'estero, consolidando una notorietà ormai globale, nel 1983 realizza anche l'animazione della Pimpa, la popolare cagnolina a pois rossi di Altan, altra colonna della Quipos. Mentre supera gli 80 film di Mr. Linea, viene pubblicato in volumi prima da Glénat ("La Linea Super Star", 1985), poi da Sperling & Kupfer ("Il golf è una cosa seria" e "Versi e versacci", 1993). La televisione italiana lo ignora, ma si consola con il successo all'estero, andando in onda ripetutamente in 28 nazioni. Nell'introduzione a "Cavandolate", ricca antologia delle edizioni Anthelios (2001), l'autore conclude con amarezza: "Nemo propheta in patria". Già con problemi di salute, si reca comunque ad Annecy, dove gli è stata allestita una personale nell'ambito dell'importante Festival internazionale, e qui riceve un'ovazione che è ulteriore conferma della sua popolarità e della sua importanza nel panorama dell'animazione mondiale. Muore a Milano (Italia) il 3 marzo 2007. Pochi giorni dopo a Cartoomics, annuale salone del fumetto della Fiera di Milano, il mondo del fumetto e dell'animazione gli tributa un affettuoso omaggio e saluto, e gli schermi dove vengono proiettati o trasmessi i suoi filmati sono seguiti da un pubblico entusiasta. A Cartoomics 2008 la Fondazione Franco Fossati allestisce la mostra "La Mano dietro la Linea", a cura di Vera Roselli e Raffaella Scrimitore, con la collaborazione di Sergio Cavandoli, figlio dell'autore, e dell'Agenzia Quipos. Quando nasce, il 1° aprile 2011, WOW Spazio Fumetto, museo del fumetto, dell'illustrazione e dell'immagine animata, un grande pannello con la Linea sovrasta la prima sala del museo e il tavolo da ripresa di Studio Cine viene affidato da Sergio Cavandoli al museo per la sua conservazione. Le occasioni per riproporre creazioni del maestro al museo milanese sono varie, come la mostra "Mozart a strisce" (dicembre 2011) o l'incontro e le proiezioni de "La Linea di Osvaldo Cavandoli", venerd́ 6 luglio 2010, nell'ambito di "WOW che estate!". L'illustrazione a destra: la Linea © QUIPOS. | |
|