Resistenza e Liberazione dal Fascismo alle città ferite
Il Comune di Muggiò (Monza), ha ospitato nella Sala civica di Villa Isimbardi (24 e 25 aprile 2005) questa mostra allestita dalla Fondazione Franco Fossati.
Tra i materiali esposti, il pubblico ha apprezzato due episodi della Resistenza disegnati a fumetti nel 1975 da Ferdinando Tacconi (partigiano decorato per il suo coraggio, oltre a essere una delle faggiori firme del fumetto italiano) su testi di un giornalista e sceneggiatore come Mino Milani, per il Corriere dei Ragazzi, in occasione del trentennale della Liberazione.
Sono state molto apprezzate per la forza espressiva e un efficace uso del colore anche le tavole di Stefano Fabbri che illustrano la canzone "Bella ciao", realizzate in occasione della mostra organizzata dal Centro Fumetto Andrea Pazienza nel 1995.
E' riuscita dunque l'intenzione di dimostrare come l'impegno degli autori del fumetto a testimoniare e ricordare i fatti legati alla Liberazione non è casuale né recente ma si è espresso e si esprime ancora oggi con testimonianze di pregio.
Il percorso storico dell'esposizione iniziava con i manuali fascisti del 1935 (illustrati rispettivamente da Ennio Zedda e da Raoul Verdini) indirizzati ai capisquadra delle Piccole Italiane e dei Balilla, bambini e bambine organizzati e addestrati in forma paramilitare per prepararli psicologicamente a ubbidire e a combattere. La riproduzione di alcune pagine è sufficiente a creare stupore e incredulità nei visitatori, soprattutto nei giovani, a riprova che la lotta migliore, contro le tentazioni neofasciste e le manipolazioni della storiografia, sta nella conoscenza diretta dei documenti originali, senza la necessità di commenti o di interpretazioni. I manuali completi, nella preziosa edizione originale, erano visionabili direttamente dai visitatori, come una selezione di albi e volumi, tra cui la biografia a fumetti del presidente partigiano Sandro Pertini, un episodio della Resistenza narrato a fumetti da Sergio Staino, fino a una raccolta di giornali della resistenza anarchica, canzoni (del Fascismo e della Resistenza) e cataloghi di importanti mostre, come quella organizzata a Milano nel 1975 dalla Città con il sindaco Aldo Aniasi.
Pannelli e cornici suggerivano un punto di vista particolare e suggestivo, per molti versi inedito, da una selezione delle stupende tavole di Bernardo Leporini disegnate in clandestinità durante la Repubblica di Salò (due tavole originali, di una collezione privata, sono conservate dalla Fondazione), fino a episodi pubblicati da giornali italiani (come l'Intrepido), francesi e jugoslavi.
Trovavano posto numeri scelti ed estratti del Corriere dei piccoli e dell'Arcibertoldo, già esposti a Milano dalla Fondazione in seno alla mostra sulle "Città ferite" dai bombardamenti, con l'arricchimento di nuovi reperti.
Accanto al manifesto originale del film "L'Agnese va a morire", concludeva il percorso un'inedita Filmografia sulla Resistenza (con oltre centoquaranta pellicole italiane), impostato da Furio Fossati (critico cinematografico, fratello di Franco e socio promotore della Fondazione). Questa filmografia, con i relativi ampliamenti e approfondimenti, è consultabile in rete nella sezione Cinema del sito della Fondazione.
R.H.
L'Associazione Franco Fossati ringrazia quanti hanno collaborato alla riuscita della mostra, soprattutto Stefano Fabbri, Giorgio Giaiotto, Mino Milani, Franco Schirone e Ferdinando Tacconi.
La mostra è stata curata da Luigi F. Bona, Furio Fossati e Liviano Riva con la collaborazione di Alberto Ronchi.
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