Ennio ZeddaNasce a Macomer (Italia) nel 1910. Da bambino si trasferisce con i genitori a Cagliari, dove a quindici anni deve lasciare la scuola per lavorare come decoratore. Comincia a collaaborare con i fogli umoristici locali. Dal 1927 fa caricature per il giornale Biddio, dove si firma Zezé, e dal 1928 per l'Unione del lunedì.Nel 1929 comincia a disegnare cartelloni pubblicitari e nel 1930 si trasferisce a Roma. Collabora con Tribuna illustrata (dal 1931) e inizia nel 1932, su invito di Onorato, la lunga collaborazione con Il Balilla. Per la testata a fumetti del regime crea, fino al 1943, molti personaggi: Mariella e i fratellini, la Piccola Italiana (che realizzarà anche su La Piccola Italiana nel periodo mondadoriano), Arturino, Carolina, etc. Sempre negli anni Trenta collabora con L'occhio del mondo e illustra nel 1935 il manualetto "La Caposquadra Piccola Italiana" per l'Opera Balilla. Si cimenta anche nell'animazione, impegnandosi nel progetto del lungometraggio "Le avventure di Pinocchio" di Raul Verdini, mai completato. Dopo la guerra lavora per l'editore romano Capriotti (illustrando tra il 1948 e il 1954 libri di fiabe come "Le favole del villaggio", "Basta Arturo!", "Il gambero Pierino" e "Lillo Lello Lola") e per le testate Il Corrierino, Famiglia Nostra, Carosello, Ometto Pic, Il Giornalino. Esegue anche cartelloni per l'Ente nazionale per la prevenzione degli infortuni (ENPI) dopo la sua ristrutturazione nel 1952.
|