Tiramolla Story – pagina 3

Di quegli anni eroici va ricordato che gran parte delle copertine di Tiramolla (come molte di Cucciolo e le pubblicità della casa editrice) sono creazione dell'indimenticabile Egidio Gherlizza, papà di Serafino, romantico barbone vagabondo, e altri poetici personaggi, nonché stimato autore teatrale.

Tra gli sceneggiatori che occasionalmente o per alcuni periodi si occupano di Tiramolla, dobbiamo ricordare Roberto Catalano, Franco Frescura e Andreina e Alfredo Saio; tra i disegnatori Onofrio Bramante, Tiberio Colantuoni, Alberico Motta, e ancora Andrea Mantelli, Cabella, Castelli, Torelli e lo stesso Manfrin.
Alla serie regolare della testata si affiancano anche gli almanacchi, le raccolte e le ristampe in un calendario di uscite intenso fatto di appuntamenti settimanali, mensili, trimestrali.
Dopo la scomparsa di Caregaro le redini della piccola casa editrice sono tenute da Teresa Comelli, segretaria e collaboratrice dell'editore, che gestisce l'ultimo periodo in massima economia ristampando vecchie storie e cercando di attrarre i lettori con promozioni di scarso esito. Una scelta disapprovata dagli autori "storici", che si allontanano.
Testata e personaggio, ormai senza seguito, scompaiono dalle edicole alla fine degli anni Ottanta.

Museo Franco Fossati

Tiramolla ritorna in edicola negli anni Novanta, rilevata dalla Vallardi. Ma le scelte operate nel tentativo di rendere i personaggi più "moderni" si rivelano perdenti, le storie sono deboli, le caratterizzazioni originali sacrificate a nuove improbabili stilizzazioni. Nonostante la buona promozione, l'impegno di alcuni bravi autori, il tardivo recupero di materiali "classici" e un esordio soddisfacente sul piano delle vendite, presto la nuova testata declina e scompare. Una sconfitta che non tocca la grandezza del personaggio e il ricordo di un percorso importante per gli autori di fumetto per ragazzi in Italia.

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