Giunto a Milano, scrive copioni per le compagnie di rivista di Dapporto e Maresca. Nel 1946 subentra a Rino Albertarelli nelle tavole a fumetti di "Bagonghi il pagliaccio", disegnate con stile realistico per il settimanale Topolino in formato giornale della Helicon Italiana (Mondadori). Approda infine alla Editoriale Subalpino (poi edizioni Alpe) di Giuseppe Caregaro e comincia a disegnare fiabe e fumetti, su testi altrui, a cominciare dagli albi di Jimmy and Johnny del 1948-1949 (con A. De Vita). Crea nel 1952 il suo personaggio più noto, il barbone Serafino, e nello stesso anno La famiglia Chicchirichì, l'orsetto Gianni e il pinguino Marcello (questi ultimi due, diventati coppia, saranno per molti anni serie fissa delle testate Alpe). Nel 1963 dà vita anche al candido e benestante Signor Giulivo, e il simpatico personaggio verrà riproposto più tardi anche dalla effimera ma importante testata Redipicche. In Francia, dove viene spesso tradotto, realizza anche molti episodi di Kiwi, il corvo sceriffo creato da Cézard, pubblicato in Italia da Mini Comics. Dopo la chiusura della Alpe collabora con la Settimana enigmistica e accarezza l'idea di riprendere la produzone di testi teatrali. Muore a Milano (Italia) nel 1995.
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