Rino AlbertarelliNasce a Cesena (Forlì, Italia) l'8 giugno 1908. Per le difficoltà economiche della famiglia deve interrompere gli studi e comincia a lavorare giovanissimo. Nel 1928 si trasferisce a Milano, e inizia a collaborare come illustratore a numerose riviste, come Il Balilla (dove conosce Antonio Rubino).Per la Casa editrice Cartoccino dell'editore monzese Ettore Boschi illustra numerose pubblicazioni (come "Il gomitolo della vita", a cura del prof. Magni, 1930) e collabora con Il cartoccino dei piccoli (che dirigerà dal 1933 al 1935) e il suo supplemento Viaggi e avventure. Nel 1936 debutta nel mondo dei fumetti con "I pirati del Pacifico" sul giornale per ragazzi Argentovivo! e disegna vignette per Il Secolo illustrato (Rizzoli). Nel 1937 inizia a collaborare con i periodici Mondadori dando tra l'altro vita a Kit Carson, al Dottor Faust (pietra miliare del fumetto italiano, su testi di Federico Pedrocchi), Gino e Gianni, Un gentiluomo di 16 anni, Bagonghi il pagliaccio, Gioietta portafortuna. Collabora inoltre con diverse testate umoristiche e satiriche, come il Bertoldo, il Marc'Aurelio, Fra' Diavolo e Le Grandi Firme del periodo zavattiniano (dove, a parte le illustrazioni, subentra a Gino Boccasile, negli ultimi numeri, anche nella realizzazione della "striscia" a fumetti della Signorina Grandi Firme). Per la testata Audace di Gian Luigi Bonelli disegna nel 1941 il personaggio Capitan Fortuna. Finita la guerra, disegna Big Bill per il giornale Cowboy dell'editore De Leo. Nel 1952 firma Carlos le copertine di Poker per le edizioni Audace della famiglia Bonelli. Realizza alcune riduzioni salgariane per il giornale settimanale Salgari e fumetti rosa per la Francia, collaborando con l'editore Del Duca, ma dall'inizio degli anni Cinquanta si dedica completamente all'illustrazione per oltre vent'anni. Sono particolarmente apprezzate e più volte ristampate le illustrazioni per i libri di letteratura per ragazzi della Casa Editrice Carroccio (ex Cartoccino), ormai trasferitasi Milano, che continua anche la produzione anteguerra rivolta ai bambini più piccoli, con i suoi disegni umoristici per testi di autori come Zietta Liù. Tra dal 1956 al 1960 illustra le copertine dei diffusissimi volumetti della Raccolta di tutte le canzoni di successo dell'editore Campi. Nel 1965 è tra i fondatori del Salone internazionale del fumetto che si tiene una prima volta a Bordighera e poi, dall'anno successivo, a Lucca. Nel 1973 torna al fumetto con I protagonisti, una collana dell'editore Bonelli (sotto la sigla Editoriale Daim Press) di documentate e minuziose biografie degli eroi del West, interrotta dalla sua morte improvvisa, che avviene a Milano (Italia) il 21 settembre 1974. L'ultimo titolo della serie verrà completato da Sergio Toppi. | ||
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