UMORISMO INTERNAZIONALE

Charlie hebdo

Giornale umoristico satirico francese, vede la luce nel 1970, subito dopo la chiusura di L'HEBDO Hara-Kiri, prendendo il nome dal mensile a fumetti Charlie.

CHARLIE HEBDO

Charlie hebdo [prima serie]
119701 a 6
219717 a 58
3197259 a 110
41973111 a 163
51974164 a 215
61975216 a 267
71976268 a 320
81977321 a 372
91978373 a 424
101979425 a 476
111980477 a 529
Charlie hebdo /
Charie hebdo-L'hebdo Hara-Kiri /
La semaine de Charlie
121981530 a 580-23
un anno dopo:
131982581-24

Esce continuativamente nelle edicole fino al n. 580 del 1981, quando chiude per motivi finanziari e gestionali.

NOTA: dal n. 548 nasce anche una serie intestata La semaine de Charlie, mentre dal n. 558 (22 luglio) inizia una seconda numerazione (da 1 a 23) per 23 numeri con sotto-intestazione L'hebdo Hara-Kiri.

Viene pubblicato, un anno dopo la chiusura, ancora un numero 581 di Charlie hebdo (e n. 24 di L'hebdo Hara-Kiri) "Spécial Droit de réponse", 16 pp, F.10

580 numeri, dal n. 1 (23 novembre 1970) al n. 580/23 (23 dicembre 1981) + n. 581/24 (11 dicembre 1982)

Autori: Cabu, Reiser, Wolinski, Willem, Cavanna, Choron, Delfeil de Ton, Siné, Berroyer, Desproges, Manchette, Coluche, ecc.

NOTA: Les éditions du Square pubblicano nel frattempo La Gueule ouverte (redattore capo: Pierre Fournier), Surprise (redattore capo: Willem), Mords-y-l'oeil (redattore capo: Siné), BD (il settimanale del fumetto, redattore capo: Cavanna).

 



Nel gennaio 1991 (guerra del Golfo) l'ostinazione di Cabu fa nascere una nuova testata: La Grosse Bertha, con Philippe Val come redattore capo, Riss, Gébé, Willem, F. Pagès, Charb, Luz, Tignous, Kamagurka, Oncle B., Pasquini. Il settimanale entra in crisi un anno e mezzo più tardi, nel luglio 1992, quando il proprietario licenzia Philippe Val. Cabu dà le dimissioni con parte della squadra.

Cavanna e Wolinski propongono a Cabu e Val di rifondare Charlie, e la settimana seguente, il 1° luglio 1992, dopo dieci anni di assenza, Charlie Hebdo riappare.

Charlie hebdo [nuova serie]

Charlie Hebdo [nuova serie]
119921 a 27
2199328 a 79
3199490 a 131
41995132 a 184
51996185 a 236
61997237 a 289
71998290 a 341
81999342 a 393
92000394 a 445
102001446 a 497
112002498 a 549
122003550 a 602
132004603 a 654
142005655 a 706
152006707 a 758
162007759 a 810
172008811 a 863
182009864 a 915
192010916 a 967
202011968 a 1019
2120121020 a 1071
2220131072 a 1123
2320141124 a 1176
2420151177
continua dal n. 1.178 dopo la strage
primo periodo
Gébé è il direttore, Philippe Val redattore capo, e con loro ci sono tutti: Cavanna (fondatore), Cabu, Siné, Wolinski, Riss, Charb, Luz, Biard, Oncle B., Willem, Honoré, Tignous, Renaud...

1.177 numeri, dal n. 1 (1° luglio 1992) al n. 1.177 (7 gennaio 2015)

Per oltre vent'anni il settimanale continua la regolare apparizione nelle edicole, affermandosi come il più diffuso giornale satirico europeo. Tuttavia si sviluppano polemiche sulla conduzione della rivista e nel 2008 Siné abbandona la redazione dando vita a Siné hebdo / Siné mensuel.

Un commando di fanatici integralisti islamici attacca la redazione la mattina del 7 gennaio 2015, uccidendo dodici persone, tra cui il direttore Charb, Cabu, Wolinski, Tignous e Honoré.

secondo periodo
la testata continua, dopo la strage

dal n. 1.178 (14 gennaio 2015)

 

vedi anche Siné hebdo / Siné mensuel

  • Sito ufficiale: www.charliehebdo.fr
  • Jean Egen. "La bande à Charlie". Editions Stock, Parigi, maggio 1976.