UMORISMO INTERNAZIONALE
Charlie hebdoGiornale umoristico satirico francese, vede la luce nel 1970, subito dopo la chiusura di L'HEBDO Hara-Kiri, prendendo il nome dal mensile a fumetti Charlie.CHARLIE HEBDO
Esce continuativamente nelle edicole fino al n. 580 del 1981, quando chiude per motivi finanziari e gestionali. NOTA: dal n. 548 nasce anche una serie intestata La semaine de Charlie, mentre dal n. 558 (22 luglio) inizia una seconda numerazione (da 1 a 23) per 23 numeri con sotto-intestazione L'hebdo Hara-Kiri. Viene pubblicato, un anno dopo la chiusura, ancora un numero 581 di Charlie hebdo (e n. 24 di L'hebdo Hara-Kiri) "Spécial Droit de réponse", 16 pp, F.10580 numeri, dal n. 1 (23 novembre 1970) al n. 580/23 (23 dicembre 1981) + n. 581/24 (11 dicembre 1982) Autori: Cabu, Reiser, Wolinski, Willem, Cavanna, Choron, Delfeil de Ton, Siné, Berroyer, Desproges, Manchette, Coluche, ecc.NOTA: Les éditions du Square pubblicano nel frattempo La Gueule ouverte (redattore capo: Pierre Fournier), Surprise (redattore capo: Willem), Mords-y-l'oeil (redattore capo: Siné), BD (il settimanale del fumetto, redattore capo: Cavanna).
Nel gennaio 1991 (guerra del Golfo) l'ostinazione di Cabu fa nascere una nuova testata: La Grosse Bertha, con Philippe Val come redattore capo, Riss, Gébé, Willem, F. Pagès, Charb, Luz, Tignous, Kamagurka, Oncle B., Pasquini. Il settimanale entra in crisi un anno e mezzo più tardi, nel luglio 1992, quando il proprietario licenzia Philippe Val. Cabu dà le dimissioni con parte della squadra. Cavanna e Wolinski propongono a Cabu e Val di rifondare Charlie, e la settimana seguente, il 1° luglio 1992, dopo dieci anni di assenza, Charlie Hebdo riappare. Charlie hebdo [nuova serie]
primo periodoGébé è il direttore, Philippe Val redattore capo, e con loro ci sono tutti: Cavanna (fondatore), Cabu, Siné, Wolinski, Riss, Charb, Luz, Biard, Oncle B., Willem, Honoré, Tignous, Renaud...1.177 numeri, dal n. 1 (1° luglio 1992) al n. 1.177 (7 gennaio 2015) Per oltre vent'anni il settimanale continua la regolare apparizione nelle edicole, affermandosi come il più diffuso giornale satirico europeo. Tuttavia si sviluppano polemiche sulla conduzione della rivista e nel 2008 Siné abbandona la redazione dando vita a Siné hebdo / Siné mensuel.
Un commando di fanatici integralisti islamici attacca la redazione la mattina del 7 gennaio 2015, uccidendo dodici persone, tra cui il direttore Charb, Cabu, Wolinski, Tignous e Honoré.
secondo periodola testata continua, dopo la stragedal n. 1.178 (14 gennaio 2015) vedi anche Siné hebdo / Siné mensuel
|