Nel 1961 partecipa alla creazione della testata Hara-Kiri Mensuel. Nel 1963 si presenta al settimanale Pilote, dove Goscinny ne riconosce immediatamente le capacità facendolo entrare nella squadra. Pubblica dunque sulle pagine della rivista il suo personaggio più noto, Le grand Duduche, giovane studente alle prese con la scuola, gli amici, insomma la vita. Esce nello stesso anno, per l'editore Michel Fontaine, "La Potachologie" (si potrebbe tradurre "La Studentellologìa", cioè storia naturale dello studentello), da lui illustrata su testo di Goscinny. Lascia la rivista nel 1972 per collaborare in esclusiva con Charlie Hebdo, fino al 1981. Nel gennaio 1991 (guerra del Golfo) riesce a far nascere La Grosse Bertha, una nuova testata con Philippe Val come redattore capo e, tra le firme, Riss, Gébé, Willem, F. Pagès, Charb, Luz, Tignous, Kamagurka, Oncle B., Pasquini. Il settimanale entra in crisi un anno e mezzo più tardi, nel luglio 1992, quando il proprietario licenzia Philippe Val. Cabu dà le dimissioni con parte della squadra. Cavanna e Wolinski propongono a Cabu e Val di rifondare Charlie e la settimana seguente, il 1° luglio 1992, dopo dieci anni di assenza, Charlie Hebdo riappare nelle edicole. Gébé è il direttore, Philippe Val redattore capo, e con loro ci sono tutti: Cavanna (fondatore), Cabu, Siné, Wolinski, Riss, Charb, Luz, Biard, Oncle B., Willem, Honoré, Tignous, Renaud... Per oltre vent'anni il settimanale continua la regolare apparizione nelle edicole, affermandosi come il più diffuso giornale satirico europeo. Cabu muore assassinato da un commando di fanatici integralisti islamici, durante una seduta di redazione del settimanale Charlie Hebdo, a Parigi (Francia) la mattina del 7 gennaio 2015. Con lui vengono uccisi Wolinski, Charb (direttore della testata), Tignous, Honoré, altre persone presenti in redazione e due poliziotti. La Francia dichiara tre giorni di lutto nazionale e in tutto il mondo corre la ferita inferta alla libertà di stampa e di pensiero.
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