Aldo VALORI (Ceralacca, Il filosofo) 1882-1965

Aldo Valori

Nasce a Firenze (Italia) il 26 gennaio o il 6 giugno 1882.
Cura, sotto lo pseudonimo di Ceralacca, la rubrica "Corrispondenza" per il Giornalino della domenica di Vamba, dove pubblica anche poesie (firmate quasi sempre Il filosofo), articoli e pagine di varietà.
Scrive successivamente il romanzo per ragazzi di ambientazione medioevale"Le mirabili avventure di Ferrantino" per Bemporad (Firenze) e nel 1915 la fantasia fiabesca "Le avventure di Barbierino" per Cappelli (Rocca di San Casciano, Bologna) con le illustrazioni di Nardi.
Pubblica inoltre "I grandi capitani" per Bemporad, con le biografie di condottieri come Alessandro il grande, Giulio Cesare e Napoleone.
Dal 1909 collabora con il quotidiano bolognese Il resto del carlino; nel 1912 fa incontrare Umberto Saba e Aldo Fortuna, rendendo possibile la nascita di un'amicizia e un sodalizio culturale e creativo tra i due.
Giornalista e scrittore, commentatore e storico soprattutto di fatti d'arme, sufficientemente obiettivo da essere spesso critico anche nei confronti delle operazioni condotte dal governo italiano (da Adua a Novara), pur aderendo al fascismo mantiene nei suoi confronti un atteggiamento abbastanza scettico da non comprometterlo totalmente nonostante la carriera giornalistica di successo.
Nel 1920 pubblica "La storia della guerra - per i ragazzi", con illustrazioni di Nardi, per Bemporad. Nello stesso anno pubblica "La guerra italo-austriaca" per la Zanichelli di Bologna, che ristamperà l'opera nel 1925, in una nuova edizione ampliata e arricchita, e nel 1936.
Nel 1922 pubblica "Quand'ero buffo - memorie d'infanzia e di scuola" per Vallecchi di Firenze.
Assume dal primo numero (1° gennaio 1923) la direzione del giornalino quindicinale Ragazzi d'Italia, che ricalca nell'aspetto e nell'impostazione il Giornalino della domenica dove aveva iniziato. Ma è soltanto una breve parentesi: a fine anno il giornalino viene acquistato dall'editore Arnoldo Mondadori, mentre il giornalista si trasferisce nella capitale per assumere la direzione dell'ufficio romano del quotidiano Corriere della sera e manterrà l'incarico fino al 1943.
Il 13 maggio 1927 nasce sua figlia Maria Bice, che diventerà nel dopoguerra una delle più note attrici brillanti e comiche del cinema e della televisione, nota come Bice Valori, moglie e compagna d'arte di un altro grande attore comico italiano, Paolo Panelli.
Pubblica "La difesa della Repubblica fiorentina" per Vallecchi, Firenze, nel 1929.
Nel 1930 traduce, per la collana Classici del ridere di Formiggini, "I viaggi di Gulliver", prima edizione italiana integrale del romanzo di Jonathan Swift, e il n. 100 della collana "Il diavolo zoppo" di Lesage, illustrato da Bernardini.
Segretario del Sindacato unico fascista dei giornalisti, deve chiudere la Scuola di giornalismo per insufficienza di finanziamenti, e Starace decreta la chiusura per il 23 giugno 1933.
Nel 1934 pubblica "La condotta politica della guerra" sul conflitto 1915-1918, per l'editore milanese Corbaccio.
Nel 1940 pubblica "Vittorio Emanuele III" per l'editore Valentino Bompiani.

Con lo scoppio della guerra, è tra i commentatori dei "fatti del giorno" per la radio, mentre suo cugino Gino Valori (commediografo e regista cinematografico) trasmette, il 4 gennaio del 1943, "La stella sul mondo".
Nel 1941 pubblica il saggio biografico "Giuseppe Garibaldi" per la UTET di Torino e nel 1943 "Condottieri e generali del Seicento" per la EBBI di Roma.

Dopo la guerra continua l'attività giornalistica (collaborando con il quotidiano romano Messaggero diretto da Missiroli) e di scrittore. Cura nel 1945, per la collana di studi politici di Guanda, il "Lenin" di Georges Sorel e pubblica nel 1950-1951 i due volumi di "La campagna di Russia: CSIR-ARMIR, 1941-1943" per Grafica nazionale editrice, Roma.

Muore a Pisa (Italia) il 5 dicembre 1965.

  • A cura di Valentina Tonelli Valori. "Aldo Valori. Il fascista che non amava il regime". Prefazione di Sergio Romano, Editori Riuniti, Roma 2003.