Luigi Lucatelli - Oronzo E. MarginatiNasce a Roma (Italia) nel 1877. E' figlio di Annibale Lucatelli, patriota difensore della Repubblica Romana (come il fratello Cesare, decapitato dal governo papale nel 1861) liberato dopo il 20 settembre 1870 e rimasto a professare il mestiere di mosaicista.Autore anche di romanzi, novelle, articoli di archeologia e di vita vissuta, corrispondente di guerra, diventa molto popolare negli ultimi dieci anni della sua breve vita firmando con lo pseudonimo di Oronzo E. Marginati, sulle pagine della testata statirica Il Travaso delle idee, "pubbliche proteste" scritte con un linguaggio particolare. Muore a Roma (Italia) a trentotto anni, nel luglio 1915.
Un "estratto arciconcentrato di ben due lustri di proteste pubbliche, ebbedomadarie, nonché infruttuvose" viene raccolto subito dopo la sua scomparsa dai colleghi del giornale in appendice a "Come ti erudisco il pupo", una sua conferenza che viene pubblicata nel dicembre 1915 e diventa subito un successo editoriale. Si legge nell'introduzione: Luigi Locatelli fu veramente un umorista completo e di alto valore; umorista per temperamento, per bisogno spontaneo del proprio carattere. [...] Così nacque la macchietta di Oronzo E. Marginati, che doveva essere dapprima un cantuccio quasi trascurabile della cronaca cittadina, una specie di sfogatoio del malcontento spicciolo, ma che poi, scaldata via via al fuoco del successo sempre crescente, non fu più soltanto una macchietta, ma divenne un tipo, cui l'autore seppe dare successivamente consistenza morale così da renderlo, pure a traverso la gustosa deformazione della caricatura, il portavoce autorevole di una critica di profondo contenuto, ispirata a una bonaria per quanto amara filosofia.
[...] E aveva appena finito di rievovare da par suo una visione di Roma Imperiale ... che già si rimetteva a tavolino chiudendosi idealmente nelle auguste pareti domestiche di casa Marginati, per rintracciarvi la ragione di una protesta qualsiasi, che poi distillava con quel suo particolare frasario, che il grande pubblco dei lettori finì per far suo. Questa brusca successione di sensibilità disparate cui egli si assoggettava, rispondeva ... a un bisogno della sua anima che aveva in sé il destino del contrasto e che lo spingeva alle emozioni della vita randagia e avventurosa, mentre in realtà egli pareva fatto per quella sedentaria. Nello stesso carattere di Oronzo E. Marginati è facile avvertire questo contrasto perché il buon travetto romanesco ha bensì il senso della disciplina e del dovere derivantegli dalla natura del suo ufficio, ma custodisce e nutre in sé lo spirito anarcoide che esplode, sia pure bonariamente, alla constatazione delle ingiustizie sociali. [...] Tutti gli echi della realtà quotidiana egli faceva raccogliere da questo suo personaggio, per modo che Oronzo E. Marginati ebbe per virtù sua un carattere e una mente specialmente adatti ad adoperare quell'arnese, che va diventando ogni giorno più raro, e ha nome buonsenso.
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