Augusto CAMERINI 1894-1972

Augusto Camerini

Nasce a Roma (Italia) il 21 gennaio 1894. Figlio di Camillo Camerini (noto avvocato socialista) e di Laura Genina, è fratello di Mario Camerini (regista, 1895-1981) e cugino di Augusto Genina (produttore e regista).
Portato per il disegno, entra nel mondo del cinema, ancora muto, occupandosi di decorazione delle scenografie. Tra il 1920 e il 1923 dirige anche sette film, ma quando si cimenterà nel sonoro ("Cento di questi giorni", 1933, insieme a fratello Mario) non riuscirà ad avere successo.

Collabora invece con impegno, fin dagli anni Venti, con giornali satirico umoristici come Il Travaso e Il becco giallo.
Durante la dittatura fascista, però, la satira viene sempre più colpita e cancellata, così deve ripiegare sull'illustrazione e sul fumetto.
Nella prima metà degli anni Trenta collabora dunque con la Gazzetta del popolo, realizzando anche il personaggio a fumetti di Pio Percopo, pubblicato nella settimanale Sezione per i piccoli a colori del giornale.
Nel dopoguerra pubblica sui nuovi giornali umoristici e satirici che, numerosi, approfittano dei nuovi spazi di libertà: Il Travaso delle Idee, Cantachiaro, Marc'Aurelio.

Inizia una lunga collaborazione, durata per il resto della sua vita, come vignettista al quotidiano romano di sinistra Paese Sera.

Muore a settantotto anni a Roma (Italia) il 18 dicembre 1972.

Dopo la sua morte, al quotidiano sarà sostituito dal grafico Giorgio Forattini, che si troverà così a intraprendere la sua carriera di umorista.