Il Becco Giallo / L'Attaccabottoni / Il Merlo Giallo / Il MerloPeriodico satirico politico fondato a Roma da Alberto Giannini nel 1924.Dal 1929 è condirettore Alberto Cianca (1884-1966), ex direttore del Mondo, in esilio a Parigi, che sarà tra i fondatori del movimento antifascista GL (Giustizia e libertà) alla fine del 1929; sarà poi deputato, membro della Costituente e senatore della Ruepubblica Italiana. Tra i collaboratori del giornale appaiono Rata Langa [Gabriele Galantara], Girus [Giuseppe Russo], Argo, Crespi ecc.
IL BECCO GIALLO [edizione romana]
dir. resp.: Alberto Giannini giornale settimanale (si pubblica ogni domenica) stampato su carta giallina cm 42x58 4/6 pp bn autocop c.20 c.25 dal n. 1°/1 (gennaio 1924) al n. 3°/106 (17 gennaio 1926) Chiuso dal regime fascista con il n. 106, il giornale "prosegue" con nuovo nome, L'attaccabottoni, ma per pochi numeri:
L'ATTACCABOTTONIscocciatore settimanale19 numeri, dal n. 1 (13 giugno 1926) al n. 19 (17 ottobre 1926) vedi L'Attaccabottoni Con il primo nome, Il merlo giallo, ritorna in edizione parigina dal 1927 al 1931: IL MERLO GIALLO [ed. parigina]77 numeri, dal n. 1 (1927) al n. 77 (1931)La testata, sostenuta dai profughi italiani nella capitale francese, viene fatta slittare da Giannini sempre di più verso posizioni filofasciste. Ormai non più sostenuta dalla sinistra, deve chiudere nel 1931. Nel 1934, sempre a Parigi (ma con un'amministrazione anche in Italia, a Roma in Corso Trieste 171), Giannini pubblica ancora Il merlo (disegnato senza lucchetti), con testi misti scritti in italiano e in francese: IL MERLOfischia e se ne infischia una volta la settimanasettimanale dal 1934 tra i collaboratori: Girus Infine nel 1946, nell'Italia liberata, Alberto Giannini ripropone il settimanale Il merlo giallo, con il becco libero dal lucchetto ma ormai schierato con la destra nostalgica fascista. Quest'ultima versione durerà fino al 1957, oltre la scomparsa del giornalista editore:
IL MERLO GIALLO [dopoguerra]disintegratore del malcostume politicosettimanale dal n. 1°/1 (2 aprile 1946) al 1957
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