Dopo la guerra fa parte del mitico gruppo dell'Asso di Picche con gli amici Faustinelli e Ongaro; si aggregheranno anche Hugo Pratt, Paul Campani e Dino Battaglia; il suo primo lavoro per gli Albi Uragano, firmato con lo pseudonimo George Summer, è "Robin Hood e gli allegri compagni della foresta". Quando il gruppo veneziano si trasferisce in Argentina, rimane in Italia e collabora con la AVE di Roma per Il Vittorioso (disegnando su testi di vari autori: "Il piccolo domatore", 1950; "I Cavalieri del Corvo", 1951; "Acqua cattiva", 1952; "Il Palio di Siena", 1953; "Amburgo 1947", 1954) e con il settimanale genovese Lo Scolaro (lasciando però la serie "La strada senza fine", dopo le prime pagine, all'esordiente Leone Frollo). Si trasferisce a Londra con Rinaldo Dami e comincia a lavorare come art director della Cosmopolitan Artists di Enzo Plazzotta (fino al collasso dell'agenzia nel 1955), mentre lo Studio Dami diventa un importante ponte tra la Gran Bretagna e l'Italia per i nostri autori.
Rientra in Italia nel 1958. Pur mantenendo ottimi rapporti con lo Studio Dami di "Roy" Dami e Carlo Porciani e con il vecchio amico Mario Faustinelli, si dedica essenzialmente a un'importante e prestigiosa attività di architetto a Venezia e nel Veneto. Inizia nel 1966 una grande impresa di analisi, recupero e restauro dei palazzi del Canal Grande, anche nell'ambito di un progetto Unesco del 1968 rivolto alla città. Si occupa dei restauri di Ca' Foscari e di Ca' Rezzonico ed è coinvolto nel recupero della chiesa di S. Nicolò dei Mendicoli e della Loggetta del Sansovino in piazza San Marco, disegna il giardino di Palazzo Venier dei Leoni, segue attivamente ogni intervento, fino a quello su Palazzo Giustiniani. Muore in Italia il 21 maggio 2009.
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