Nel 1946 pubblica due avventure ne Gli albi della fantasia con la sigla della Casa editrice Fantasia di Modena. Comincia a collaborare con l'Asso di Picche del gruppo veneziano di cui fanno parte tra gli altri Mario Faustinelli, Alberto Ongaro e Hugo Pratt. Seguirà poi virtualmente gli amici veneziani emigrati in massa in Argentina su invito dell'editore Cesare Civita, e senza lasciare Modena collaborerà con la Editorial Abril, per la quale realizzerà varie serie per una decina d'anni. Il 12 dicembre 1946 pubblica il primo episodio di Misterix, "l'uomo atomico", come n. 94 della collana Le più belle avventure (seconda serie) dell'Editoriale Subalpino/Edizioni Alpe; continuerà a realizzare questo personaggio, su testi di Max Massimino-Garnier, fino al 1948 per l'Italia, poi soltanto per l'Argentina, dove darà il nome a una delle testate più importanti di quegli anni; il personaggio sarà continuato dal 1955 dall'argentino Eugenio Juan Zoppi e ripreso nel 1963 da Lito Fernandez. Alla fine del 1948, ancora per la Subalpino, disegna "L'uomo dello spazio", pubblicato in appendice a Jane Calamity, e la serie di 12 albi di Gey Carioca (su testi di Max Massimino Garnier e Roberto Renzi). Per il settimanale argentino a fumetti Mistérix crea anche il personaggio Bull Rockett su testi di Héctor Oesterheld. Quando abbandonerà la produzione di fumetti per dedicarsi interamente all'animazione, gli subentrerà Francisco Solano Lopez. Il 2 settembre 1954 fonda la Paul Film e con Max Massimino-Garnier realizza una quantità di animazioni pubblicitarie soprattutto per il nuovo contenitore televisivo "Carosello". Crea così moltissimi personaggi, come l'Omino coi baffi (per le caffettiere Bialetti), il messicano Miguel son semper mi (per i dolci Talmone, su musiche e testi di Romano Bertola), Toto & Tata (per i prodotti motta), Svanitella (per la cera Liù), e le avventure di Pupa e Bob-Bob, che sono il primo storico esempio di "fumetto in tivù", con immagini fisse e un sapiente impiego della macchina da ripresa). Di successo per un pubblico più attento è la serie dei "minifilm", con un utilizzo più libero, artistico e creativo, dell'animazione. Durante gli anni Sessanta e i primi anni Settanta la modenese Paul Film è tra le più importanti case di produzione italiane, ma la fine della trasmissione televisiva "Carosello" e la mancanza di alternative offerte dal mercato italiano portano nel 1977 alla chiusura dell'attività e allo smantellamento degli studi. Fortemente provato dagli eventi, deluso dalla fine di un grande sogno al quale aveva dedicato la sua vita, cessata ogni attività, l'autore si chiude nella sua vita privata, scomparendo dalla ribalta delle rassegne e dei festival. Muore a Modena (Italia) il 31 maggio 1991. Dopo la sua scomparsa, la famiglia, gli amici e i colleghi ricostruiscono il percorso artistico dell'autore, soprattutto nel cinema d'animazione, allestendo una grande mostra a Modena, dal 1° settembre al 28 ottobre 2007, con successo di critica e pubblico.
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