Fernando Nusci CARCUPINO (Nando) |
1922-2003 |
Fernando Carcupino
Nasce a Napoli (Italia) il 23 luglio 1922. A Milano frequenta il Liceo artistico e l'Accademia di Belle Arti di Brera, dedicandosi alla pittura.
Esordisce come umorista grafico giovanissimo nel 1935, firmando Nando e lavorando per Mondadori: collabora infatti con il giornale satirico Settebello, prima sotto la direzione di Alessandro Varaldo, poi di Achille Campanile e Cesare Zavattini. Quest'ultimo, direttore editoriale della casa editrice, ne è tanto ammirato da segnalarlo anche nel settimanale Il Milione, dedicandogli un omaggio nel numero 35 con la pubblicazione di quattro vignette e una fotografia.
In Mondadori, in anni importanti per la sua formazione, conosce quindi anche Federico Pedrocchi e il fratello di questi, Luciano Pedrocchi, oltre al disegnatore Enrico Bagnoli e tanti altri autori.
Durante la seconda guerra mondiale viene coinvolto, probabilmente dai Pedrocchi, nel lungometraggio a disegni animati "La Rosa di Bagdad" (di Anton Gino Domeneghini) insieme ad Angelo Bioletto, Libico Maraja e un'impressionante schiera di altri grandi artisti.
Nel 1945, dopo la Liberazione, Luciano Pedrocchi lo coinvolge nell'esperimento, effimero ma eccellente, del giornale settimanale Dinamite, sia per vignette umoristiche (che firmate ancora Nando) sia per collaborare con Enrico Bagnoli a un episodio del Solitario (poi intitolato "Scacco matto a Coe").
Nel 1946 entra nella redazione veneziana dell'Asso di Picche organizzata da Mario Faustinelli, della quale fanno parte, tra gli altri, Hugo Pratt, Dino Battaglia e il futuro regista Damiano Damiani: qui pubblica "Draky, la morte viene con la nebbia", "Billy King e il vampiro", "Lyon, il figlio del vampiro" e "Il figlio della notte".
Produce anche una notevole quantità di illustrazioni per libri scolastici e didattici.
Nel 1953-1954 per il settimanale Epoca illustra, tra l'altro, cinque racconti gialli di Sherlock Holmes (tradotti da Alberto Tedeschi, lo storico direttore de I Gialli Mondadori).
Nel 1954 illustra le copertine de La Settimana umoristica, che presenta, tra noie censorie, anche la ragazza di Carcupino: un paginone centrale di "Roma by night" dedicato spesso alla corruzione in una capitale brulicante di gente di malaffare, militari e prelati. Una collaborazione che continua fino al 1956.
Le proposte dell'editore Mondadori diventano importanti e impegnative. Tra il 1956 e il 1958 illustra tre inserti a puntate da rilegare per il settimanale Epoca: "L'avventurosa storia del West", "Le straordinarie imprese dei pirati" e "I cavalieri dell'avventura". Per lo stesso editore illustra racconti e romanzi a puntate, come il racconto inedito di Georges Simenon "La pista dell'olandese" (per il numero speciale natalizio 1964 di Epoca) o alcuni romanzi di Maigret (a puntate, tra il 1966 e il 1968) su Grazia), e ancora copertine e illustrazioni per Confidenze, Due più e Successo.
Il ritorno all'erotismo scanzonato avviene nel 1972, con la lunga esperienza sul settimanale La Giraffa, dove crea copertine con suggestive pin-up. Viene anche incaricato dalla Edifumetto di realizzare le copertine per i pocket I Notturni, Sexy Favole, Lo Scheletro, Il Vampiro.
Dalla seconda metà degli anni Ottanta illustra il Calendario di Padre Indovino.
Si dedica particolarmente alla pittura, e in questo periodo vengono organizzate molte mostre del suoi quadri.
Nel 1983 viene insignito dal Presidente della Repubblica "Cavaliere per meriti artistici".
Nel novembre 1999 a Roma, nel corso del XXIII Salone Expocartoon gli viene assegnato il "Premio Caran D'Ache, una vita per l'illustrazione".
Muore a Milano (Italia) il 21 marzo 2003.
Dopo la sua scomparsa, la figlia
Marcella, insieme alla madre
Carla, alla sorella
Stefania e ad alcuni amici di famiglia, costituisce l'
Associazione FNCarcupino, con sede nel suo studio d'arte a Milano, con lo scopo di promuoverne l'opera pittorica e illustrativa.