Achille BeltrameNasce ad Arzignano (Vicenza, Italia) il 18 marzo 1871. Studente dell'Accademia di Brera, a Milano, è allievo di Francesco Hayez, poi di Giuseppe Bertini. Fresco di studi, si reca in viaggio al Montenegro (uno dei due soli viaggi di una certa importanza della sua vita) dove esegue dei bozzetti sui pittoreschi costumi del paese; questi vengono visti da Eduardo Ximenes (noto illustratore e, in questo momento, direttore dell'Illustrazione italiana), che gli chiede di collaborare con la sua rivista. I suoi lavoro vengono allora notati anche da altri, e subito (a 28 anni) è chiamato dal coetaneo Luigi Albertini per illustrare i fatti di copertina del nuovo settimanale La Domenica del Corriere, il cui primo numero è in edicola l'8 gennaio 1899.Per oltre quarant'anni firmerà quelle immagini, contribuendo in grandissima parte al successo della testata. Sporadicamente illustra anche testi per La Lettura, testata mensile del Corriere della sera. Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, uno dei primi bombardamenti colpisce proprio il suo studio, devastandolo e distruggendo gran parte del prezioso archivio. L'età (settant'anni) e quest'ultimo evento gli fanno sentire fortemente la stanchezza, e nel 1940 indica soprattutto in un giovane autore, Walter Molino, chi potrà subentrare nel suo difficile compito. Muore a Milano (Italia) il 19 febbraio 1945. La sua scomparsa, avvenuta negli ultimi momenti della guerra, passa quasi inosservata: la Domenica del Corriere, ridotta a otto pagine, nel n. 8 del 25 febbraio gli dedica un'intera pagina con una grande fotografia, riconoscente a chi l'aveva accompagnata per 47 anni contribuendo in modo determinante al suo successo.
a sinistra: Achille Beltrame nella foto del n. 8 della Domenica del Corriere del 1945. | ||
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