H.G. WellsNasce a Bromley (Kent, Gran Bretagna) il 21 settembre 1866. Di modestissima condizione, deve esercitare diversi mestieri prima di vincere, a vent'anni, la borsa di studio per la Normal School of Science in South Kensington (Londra), dove avrà Thomas H. Huxley (grande biologo, amico di Darwin e sostenitore della teoria evoluzionista) tra i suoi maestri. All'università di Londra ottiene il diploma in scienze naturali due anni dopo, e pubblica il manuale di biologia "A Textbook of Biology".Entrato nel giornalismo, comincia a scrivere e il suo primo romanzo avveniristico è un capolavoro di fantascienza sociale, "La macchina del tempo" (1895), precursore di un genere che ancora stava nascendo, con le opere di Verne, Robida e pochi altri. Il successo immediato della sua prima opera lo induce a continuare su questo filone immaginifico su basi scientifiche, che arriva ai vertici con "L'isola del dottor Moreau" (1896), "L'uomo invisibile" (1897), "La guerra dei mondi" (1898). Con un impegno sostenuto dal suo orientamento socialista e militante, entra nel 1903 nella Fabian Society (come G.B. Shaw) e scrive articoli e saggi di forte tensione verso gli ideali di libertà e di giustizia sociale. A opere di carattere utopistico alterna romanzi di costume dove affronta temi importanti, nodali per il futuro dell'umanità. Una fede nel futuro che subisce fortemente i colpi della storia, culminati nel conflitto mondiale. In un suo ultimo scritto, titolato in Italia "La fine del mondo?" (Oggi 1°/19 del 27 novembre 1945), le sue riflessioni, non dettate da emotività ma dalla tranquilla lucidità di anticipatore critico, gelano il sangue del lettore di oggi. E afferma: "Il nostro mondo è giunto al suo estremo limite: la fine di tutto ciò che chiamiamo vita è vicina, e non vi si può sfuggire". A lungo malato, muore nella sua casa a Londra (Gran Bretagna) il 13 agosto 1946.
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