Emma PerodiNasce a Cerreto Guidi (Firenze, Italia) il 31 gennaio 1850 (secondo diversa interpretazione, il 1° febbraio alle ore 2 del mattino). Figlia di famiglia nobile e benestante, riceve un'adeguata educazione e sviluppa i suoi interessi culturali e artistici sia a Pisa sia a Firenze, viaggiando in Italia e in Europa, vivendo anche quattro anni in Germania. Esordisce a Firenze scrivendo per la Gazzetta d'Italia. Nel 1872 pubblica il suo primo libro, "La tragedia di un cuore", presso l'editore romano Edoardo Perino.Si trasferisce a Roma nel 1881 e comincia a collaborare con diverse testate di Ferdinando Martini, dal Giornale per i bambini (il settimanale dove nasce Pinocchio e che lei dirigerà dal 1887 al 1889 subentrando a Collodi) al Fanfulla e al Fanfulla della domenica. Si trasferisce a Palermo nel 1887, e pubblica per la Casa editrice Salvatore Biondo vari testi educativi rivolti all'infanzia e alle scuole, arrivando a dirigere la casa editrice. Nel 1892-1893 pubblica, in cinque volumetti per la "Biblioteca Fantastica" della casa editrice Perino, "Le novelle della nonna", la sua opera più famosa, con racconti di sapore gotico e orrorifico che li rendono interessanti anche a un lettore adulto. Nel 1893, ancora per Edoardo Perino, dirige Il tesoro dei bambini, un "giornale educativo" illustrato a colori con tiratura dichiarata di 250.000 copie. Dopo la scomparsa dell'editore, nel 1895, continua la direzione del settimanale anche per buona parte dell'anno seguentte. mentre sta nascendo la nuova sigla editoriale Calzone & Villa, che raccoglierà l'eredità di Perino. Nel 1899 per Calzone & Villa dirige il settimanale Il messaggero della gioventù e, insieme, il supplemento Il messaggero dei fanciulli, che convergono poi nella nuova testata Letture per la gioventù. Nell'arco di trent'anni pubblica, soprattutto a Firenze, numerosi libri rivolti all'infanzia: dal 1886 per Felice Paggi (poi Bemporad) e successivamente, tra il 1905 e il 1915, per Salani. Tra i libri per un pubblico adulto hanno rilievo "Gli spostati - scene della vita" (Treves, Milano 1887), "Miserie" (Bortolotti, Milano 1888), "Il principe della marsiliana" (Treves, Milano 1891), "Roma italiana - 1870-1895" (Bontempelli, Roma 1896). Continua a curare, a Palermo, la casa editrice Salvatore Biondo e nel 1902 inaugura la collana di fascicoli popolari I nostri artisti per con "Adelaide Ristori - ricordi della sua vita e aneddoti interessanti". Muore a sessantotto anni a Palermo (Italia) il 5 marzo 1918.
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