Cesare PascarellaNasce a Roma (Italia) il 28 aprile 1858. Studia all'Istituto di belle arti della capitale e si "specializza" nel disegno di paesaggi e animali, entrando nel gruppo dei "Venticinque della campagna romana" e acquistando notorietà con i suoi asinelli.Frequenta gli ambienti artistici e letterari romani, e comincia a collaborare con il Capitan Fracassa. Nel 1881 pubblica i primi sonetti, "Er morto de campagna", su Cronaca bizantina, e nel 1883 "La serenata" sul Fanfulla della domenica. Viaggia moltissimo e in tutto il mondo, cominciando dall'India nel 1885 per continuare in Giappone, Stati Uniti, Cina e Sudamerica (Argentina, Uruguay)... Nel 1886 pubblica "Villa Gloria", meritandosi il favore della critica e un articolo del Carducci sulla Nuova antologia. Nel 1887 continua la collaborazione con Luigi Lodi e con Gandolin per il loro nuovo giornale, il Don Chisciotte, dove un giorno inventa la prima "striscia" disegnata che attraversa tutto il foglio del giornale. Dà alle stampe nel 1893 La scoperta de l'America, scritto in romanesco, 50 sonetti a seguire come opera unica, sul viaggio di Colombo di 400 anni prima, dedicato "A la memoria de mì matre". Pubblica i suoi sonetti con Roux e Viarengo, poi con la STEN (Società Tipografico-Editrice Nazionale) di Torino, fondata da Luigi Roux nel 1905, mantenendosi fedele a chi l'ha ben pubblicato quando le grandi case editrici lo rifiutavano, e con coraggio si trova a rifiutare le interessanti proposte di Mondadori (che potrà pubblicarne le opere soltanto dopo la Seconda guerra mondiale). Scrive ancora sonetti e prose per riviste e libri, che registrano successo di pubblico e varia accoglienza dalla critica. Nel 1930 è nominato "accademico d'Italia". Colpito da sordità e in solitudine, muore a Roma (Italia) l'8 maggio 1940. Bibliografia
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