Oreste del BuonoNasce a Poggio, sull'Isola d'Elba (Livorno, Italia) l'8 marzo 1923. Dopo aver seguito la famiglia in varie città italiane, si stabilisce a Milano, dove comincia a collaborare con riviste e quotidiani. Non ancora ventenne, durante la guerra, fonda con Marco Valsecchi e Domenico Porzio la rivista Uomo e la casa editrice Edizioni di Uomo: è il suo esordio nel mondo editoriale. Nel 1943 si arruola in Marina (lo zio materno Teseo Tesei era stato membro della X MAS, scomparso nel mare di Malta nel 1941 e decorato come eroe di guerra), appena in tempo per essere arrestato dai tedeschi dopo l'armistizio dell'8 settembre ed essere deportato nel lager di Gerlospass (Austria).Ritornato dalla prigionia, dopo la fine del conflitto, pubblica il romanzo "Racconto d'inverno" (Edizioni di Uomo, novembre 1945), dove racconta della sua esperienza in prigionia. Collabora con Pesci rossi, il mensile di informazione letteraria dell'editore Valentino Bompiani, scrivendo su argomenti che rimarranno sempre tra i preferiti e traducendo autori come James Thurber (che ritroveremo sulla rivista Linus). Collabora con il Politecnico di Elio Vittorini (per Einaudi), nell'ultima fase di vita della rivista, nel 1947, realizzando anche qualche striscia a fumetti. Nello stesso anno pubblica "La parte difficile" con Mondadori ("La medusa degli italiani" n. 8, settembre 1947) e nel 1949 cura l'edizione de "I gioielli indiscreti" di Diderot, quarto libro della neonata collana "Universale Economica" di Feltrinelli. Negli anni Cinquanta traduce vari testi stranieri, come "La porta stretta" di André Gide (BUR n. 601-602, luglio 1953). Nel 1960 fonda il "trimestrale di lettere e arti" Quaderni milanesi (con Domenico Porzio, Giuseppe Ajmone e Tomaso Gillio). Nel 1962 dirige per Feltrinelli la nuova collana "La biblioteca ideale", curando il n. 1 dedicato a Moravia. Fa parte, marginalmente, del Gruppo 63. Collabora con la rivista Cinema, poi con Cinema Nuovo. Scrive di cinema, di televisione, di letteratura popolare; è critico e saggista, scrittore, giornalista, traduttore e commentatore sportivo. Dedica solo qualche ora al sonno e lavora intensamente, passando da un editore all'altro, dirigendo e curando collane e testate per Feltrinelli, Rizzoli, Bompiani, Garzanti, Einaudi, Mondadori, scrivendo con pari assiduità anche un grande numero di lettere di dimissioni. Per la RAI nel 1965 cura con Franco Enriquez la riduzione televisiva di "Resurrezione", dal romanzo di Tolstoi. Dal 1965 collabora con la rivista di fumetti Linus di Giovanni Gandini e dirigerà il periodico dal numero di dicembre del 1971 fino al 1981, firmando spesso con l'acronimo OdB o nella forma odibì. Nel 1965 traduce per Garzanti il romanzo "Thunderball - Operazione Tuono" (collana R'65, ristampato nel novembre 1966 nella collana "Garzanti per tutti" n. 33, con copertina illustrata da Guido Crepax); nel 1966 scrive, insieme a Umberto Eco, il libro "Il caso Bond", sull'agente segreto 007 creato da Ian Fleming. Nel 1969 pubblica per la Milano Libri un primo volume di "Enciclopedia del fumetto", da lui curata e per la quale scrive varie voci, affiancato da Ranieri Carano, Franco e Bruno Cavallone, Emilio Tadini, Umberto Eco, Vittorio Spinazzola, Isa Vercelloni, Giuseppe Trevisani, Stelio Millo, Piero Zanotto, Marisa Rusconi. Per la seconda rete radiofonica della RAI, nel 1974 realizza due "Interviste impossibili" con Carmelo Bene (che interpreta Fëdor Dostoevski e Leopold von Sacher-Masoch). Nel 1976 è il primo direttore dei Tascabili Bompiani. Sempre sensibile alle novità, negli anni Ottanta è tra i primi frequentatori dello Zelig, appena aperto a Milano da Gino e Michele (Luigi Vignali e Michele Mozzati) e dal novembre 1993 collabora alla direzione di Smemoranda - dire fare baciare (Zelig Editore). Dal 1987 al 1989 dirige la rivista Dolce Vita, "le energie fondamentali", innovativa, postmoderna, palestra di autori che esprimono attraverso articoli e fumetti le tendenze culturali emergenti. All'inizio degli anni Novanta crea la collana Einaudi Tascabili. Nel 1995 riprende la direzione di Linus, quando la testata viene ceduta alla Baldini Castoldi Dalai. Nel giugno 2003 viene nominato Grande Ufficiale dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. A ottant'anni muore a Roma (Italia) il 30 settembre 2003.
BIBLIOGRAFIA MINIMA
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