Milly DandoloNasce a Milano (Italia) il 4 gennaio 1895. Figlia di Alessandro Dandolo e di Elvira Janna, famiglia di origine veneta, appena nata si trasferisce a Venezia. Studia a Castelfranco Veneto e a Padova. Nel 1909, a quattordici anni, collabora con Il passerotto (supplemento per gli abbonati del Giornalino della domenica di Vamba).Nel 1913 Vamba scrive la prefazione al suo primo libretto di versi, che però non verrà pubblicato: la guerra costringe infatti la famiglia a rifugiarsi a Venezia. Vamba muore nel 1920, e la giovane autrice ricorderà la sua corrispondenza con lui nel racconto "Storia di un uomo grande e di una bambina piccola" (1922). Nel 1922 collabora con il quindicinale Novella. Giuseppe Fanciulli, che nel frattempo ha assunto la direzione del Giornalino della domenica, le consiglia di dedicarsi alla prosa. Segue il consiglio, iniziando una ricca produzione di novelle, romanzi e fiabe. Frequenta gli ambienti letterari di Firenze e di Milano, come scrittrice per l'infanzia e per il pubblico femminile. Scrive "Narra e il nostromo - storie e leggende marinaresche" (SEI, 1926) insieme con il marito Eugenio Gara. Il suo titolo più apprezzato è "Sette regni e una bambina" (1930). Nel dicembre 1934 Rizzoli affida a lei (redattore capo) e a suo marito (direttore responsabile) la nuova testata Novellino - romanzi e racconti per i ragazzi, perché affianchi il popolare settimanale Novella e la nuova casa di produzione Novella Film, ma il periodico per ragazzi chiuderà dopo meno di un anno. Pubblica anche su La gazzetta del popolo, L'illustrazione italiana, La lettura, La cultura moderna. Traduce dal francese Bernardin de Saint-Pierre, Daudet, Maupassant; cura le raccolte di novelle di Selma Lagerlof, traduce e raccoglie novelle di autori famosi (Tolstoi, Daudet, etc.) spesso parafrasandole ("Centonovelle", "Il mio novelliere"). Traduce dall'inglese "Peter Pan" e "David Copperfield". Muore a Milano (Italia) il 27 settembre 1946.
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