Andrea Corno
Negli anni Cinquanta, mentre lavora in banca (nel rispetto della tradizione familiare e sull'esempio del padre), conosce il giovane Luciano Secchi (futuro Max Bunker) e comincia a interessarsi di editoria a fumetti. Esordisce così nel 1960 fondando le Edizioni Serpente Volante (che già l'anno seguente diventeranno Editoriale Corno) e pubblicando due numeri di Viva! e il quindicinale L'Ardimentoso, un "contenitore" che ripropone i classici della letteratura disegnata statunitense: Flash Gordon, Rip Kirby, Agente segreto X-9, Brick Bradford, Prince Valiant...
Nel 1961 produce le serie dei Classici del fumetto per i grandi magazzni UPIM.
Nel marzo 1962 comincia la pubblicazione di Maschera Nera (un western costruito sulla matrice di Zorro), testi di Esselle (alias Luciano Secchi) e disegni di Paolo Piffarerio, e punta su una produzione sia di autori italiani di valore, molti dei quali ancora giovani esordienti, sia di classiche produzioni di syndicate statunitensi.
Del 1963 sono Kansas Kid e Capitan Audax; del 1964 Carovana, Classici del suspense, Collana Rodeo e La Primula Verde.
Ancora nel 1964 comincia a pubblicare Kriminal e Satanik (testi di Max Bunker, disegni di Magnus), seguendo il filone inaugurato dal Diabolik della casa editrice Astorina, e il successo è grande (ambedue le testate dureranno dieci anni).
Nel 1965 tra il tarzanide Zorak, il western El Gringo e le serie belliche Guerra d'eroi, Guerra di spie e Tanks, emerge Dennis Cobb agente SS 018 con alcuni numeri disegnati da Magnus.
La coppia Magnus & Bunker si cimenta anche nella fantascienza, nel 1966, con Gesebel, ma non raggiungono il successo dei loro personaggi "neri". L'editore continua intanto le proposte di tema bellico con testate come Marines, Servizio Segreto, I valorosi.
Tra il 1966 e il 1967 escono anche I racconti del terrore e I racconti dell'impossibile, mentre ai fumetti si affianca in edicola nel 1966 la collana quindicinale di romanzi tascabili I jolly.
Nel 1967, nel clima di rivalutazione del fumetto come medium e come Nona Arte, si verifica un salto di qualità anche nella produzione della Editoriale Corno. Esce una riedizione in albi orizzontali di Dick Fulmine (Collana Anni Trenta) e, a novembre, con una promozione nelle scuole superiori da poco riaperte, il mensile di fumetti Eureka.
Nel 1968 esce il primo Comics Box con Andy Capp (primo libro di una lunga serie dedicata al personaggio britannico); alle serie Rio River e Milord, la casa editrice affianca nuove testate interessanti e molto ricche, anche se dalla vita breve: Okay, Smack e Tommy.
Nel 1969 l'Editoriale Corno segna un altro colpo, sempre firmato dalla ormai celebre coppia Magnus & Bunker: esce il primo numero di Alan Ford.
Arrivano infine anche i supereroi Marvel: nel 1970 L'incredibile Devil (con Daredevil) e L'Uomo Ragno (con Spiderman), nel 1971 I Fantastici 4 e Il mitico Thor, seguiti da Capitan America (1973), Conan & Ka-zar, Hulk e i Difensori e Shang-chi maestro del Kung Fu (1975), Kamandi e Il soldato fantasma (1977), Gli Eterni (1978), I Difensori (1979), I Vendicatori (1980).
Sono notevoli anche gli albi giganti Speciali Marvel, inaugurati da "2001 Odissea nello spazio" (1977); per molto tempo si occupa delle testate anche Lorenzo Guerriero, tra i maggiori collezionisti ed esperti di comic book statunitensi.
Intanto nel 1974 la Corno pubblica Il corriere della paura, pensato da Maria Grazia Perini, nuova solida colonna della casa editrice.
Escono anche Daniel nel 1975, Superfumetti in film nel 1977, Sturmtruppen (Bonvi è un altro solido riferimento per l'editore), Cliff (1979) e un meno felice Adamo Pop (1981).
Il piccolo impero fumettistico scricchiola e infine crolla quasi di colpo: Eureka, la testata simbolo, viene affidata ad Alfredo Castelli e a Silver perché ne tentino un rilancio, ma è troppo tardi, la pesante stretta finanziaria costringe alla chiusura.
Mentre Luciano Secchi salva Alan Ford creando una propria casa editrice (la Max Bunker Productions), Andrea Corno cerca di ricominciare con la nuova sigla Garden Editoriale, ripartendo da personaggi come Andy Capp o Lupo Alberto ma anche aprendo nuove produzioni editoriali, soprattutto nel settore della fantascienza.
Gravi problemi di salute non consentono però all'editore di verificare le sue nuove intuizioni. Affetto da tempo da un male incurabile, muore il 7 luglio 2007.
|
|