Paolo PIFFARERIO (Nino Piffarerio, Mike Saver, Paul Payne) 1924-2015

Paolo Piffarerio

Nasce a Milano (Italia) il 27 agosto 1924. Inizia a disegnare fumetti mentre ancora frequenta l'Accademia di belle arti di Brera, creando nel 1943 per l'editore Alberto Traini (Editrice Nuova Aurora, Milano) il personaggio Capitan Falco e inchiostrando matite di personaggi umoristici di Gino Gavioli per lo stessa collana, gli Albi dell'eroismo.
Disegna poi una serie sul popolare calciatore Giuseppe Meazza e una su Ridolini (ispirata al personaggio cinematografico creato da un famoso attore del muto, lo statunitense Larry Semon).
Per il Corriere dei piccoli, nel 1957-1958, disegna le avventure di Apollo e Apelle, su testi di Davide [Mario Faustinelli]: una delle prime rare serie autoconclusive con i testi nelle nuvolette invece delle rime sotto le vignette.
Si occupa di animazione per la Gamma Film di Gino Gavioli e Roberto Gavioli.
Dal 1961 inizia a collaborare con l'Editoriale Corno disegnando, sotto veri pseudonimi (Mike Saver, Paul Payne) e prevalentemente su testi di Simplex / Esselle [Luciano Secchi], il fumetto storico a puntate "Viva l'Italia" e le serie Billy West (quinta serie dei Classici del fumetto, 1961-1962), Maschera Nera, La Primula Verde, El Gringo e Milord.
Nel 1973 disegna con cura meticolosa "Fouché", un ottimo fumetto storico sulla Rivoluzione Francese pubblicato sulle pagine di Eureka (testi sempre di Bunker) e successivamente riproposto in volume cartonato.
Successivamente alterna le matite di Alan Ford con la collaborazione a "La storia d'Italia a fumetti" della Mondadori (sceneggiatura firmata da Enzo Biagi) e con la riduzione a fumetti di alcune famose opere letterarie per Il Giornalino.
Una collaborazione, quest'ultima, che continua anche nel nuovo secolo, per esempio con un impegnativo "Giuseppe Verdi a fumetti" (su testi di Giuseppe Ramello), dove unisce alla sua arte eccezionale anche la passione del melomane e del ricercatore di fonti storiche e iconografiche.
Problemi alla vista e la stanchezza per l'età, soprattutto dopo la scomparsa della cara moglie, lo inducono a lasciare il disegno alla soglia dei novant'anni.
Muore nella sua amata Milano (Italia) il 29 giugno 2015.