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Un catalogo, anzi dueInfine, sostenuto da Nessim Vaturi, Franco Fossati e gli altri amici di WOW, tra i quali preziosissimo Umberto Volpini, Luigi F. decide di cimentarsi nell'impresa. Un altro studioso del fumetto, Gianni Bono, ha in animo un catalogo di questo genere, e propone ai tre amici di costruirlo insieme. La proposta viene accettata e si tiene un primo incontro, ma due diverse impostazioni del progetto si contrappongono: Bono vuole un formato piccolo, come quello della Comics Guide statunitense, mentre Bona ha già impostato un progetto grafico inedito, basato sul formato 17x24 (lo stesso di WOW, quindi ampiamente collaudato) perché consente di pubblicare le copertine rispettando un rapporto fisso con i formati originali; poi Bona vuole un lavoro aggiuntivo, l'accorpamento "logico" di molte voci e l'uso di rinvii che consentano una ricostruzione più agile, anche cronologica, della storia delle diverse pubblicazioni, mentre Bono è per l'estrazione automatica dal database, mettendo le testate in semplice ordine alfabetico. Forse anche altri elementi (Bono lavora con computer Mac, Bona con Windows) portano Gianni Bono a sganciarsi e a lavorare a un proprio catalogo, che chiamerà Guida al fumetto italiano.La struttura editoriale di Bono è superiore, il lavoro editoriale vero e proprio è più semplice e la Guida esce per prima. Ma il Catalogo del fumetto italiano, riducendo drasticamente la ripetitività dei testi grazie al compattamento guidato delle informazioni, è meno ingombrante nonostante il formato maggiore e spunta un prezzo di copertina decisamente più basso, così va venduto nel giro di pochi mesi, al punto da far rinunciare all'idea di una diffusione in un circuito librario tradizionale. Oggi la competizione tra i due amici-rivali continua: Bono è già uscito con la prima parte di una nuova edizione della sua Guida, introducendo il colore e adottando per il resto l'impostazione di Bona: accorpamenti, formato, copertine in gran parte in proporzione, più una pioggia di brevi schede su personaggi del fumetto e testate popolari anche non a fumetti... Bona, impegnato in altre imprese (tra queste l'organizzazione della Fondazione-Museo del fumetto e della comunicazione Franco Fossati, sorta sulla base imponente dei materiali lasciati dall'amico scomparso nel 1996), sta concludendo la nuova edizione del Catalogo, con l'inserimento dei contributi di alcuni collaboratori, e mantiene un assoluto riserbo sulle altre novità introdotte; ma come presidente dell'Associazione Franco Fossati ha "dovuto" cedere al sito alcuni elenchi e immagini tratte dalle schede del nuovo Catalogo, d'accordo con il coproduttore Nessim Vaturi. Una sinergia che avrà sviluppi anche in futuro e speriamo che si vada sempre allargando a tanti amici studiosi, appassionati e collezionisti. Gianfranco Goria | ||||||
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