Jac - JacovittiNasce a Termoli (Campobasso, Italia) il 19 marzo 1923.Esordisce giovanissimo, collaborando con vignette umoristiche al settimanale Il brivido. Nell'ottobre del 1940 approda al settimanale cattolico per ragazzi Il Vittorioso e crea Pippo, subito affiancato da altri due ragazzini con i quali forma il terzetto dei "3 P" Pippo, Pertica e Palla, accompagnati dal cagnolino Tom. Diventa ben presto una delle colonne del popolare giornale a fumetti, propagandato e diffuso attraverso la rete distributiva delle parrocchie e degli oratori, venduto nelle chiese. Nel 1945, a Roma, collabora con il cattolico "settimanale della Gioventù Studentesca" Intervallo con vignette umoristiche e con l'avventura di satira politica "Pippo e il dittatore", utilizzando i suoi già noti personaggi. Autore assai prolifico, ha al suo attivo decine e decine di personaggi, prima sulle pagine del Vittorioso (come i 3 P, Cip l'arcipoliziotto e il suo stolido assistente Gallina, la signora Carlomagno, Mandrago il mago e l'onorevole Tarzan), poi su quelle del Giorno dei ragazzi (dal popolarissimo cowboy Cocco Bill con il suo cavallo Trottalemme al fantascientifico Gionni Galassia e al giornalista Tom Ficcanaso), trasferendosi dopo una decina d'anni sul Corriere dei piccoli (Zorry Kid, parodia del celebre Zorro, Jack Mandolino, un malvivente sfortunato quanto incapace, Tarallino, eccetera) e sul Corriere dei ragazzi. Nei primi anni Cinquanta, ancora legato dal contratto con Il Vittorioso, non può firmare le vignette e le pagine umoristiche per Il Travaso e Travasissimo di Guasta; nel 1956 firma come Francito (in fondo il suo secondo nome) il personaggio preistorico Sempronio proiettato ai nostri giorni. Diario Vitt. Illustra molti libri per ragazzi, come "Pelandrone e la fattoria" di Pietro Sissa (Cino Del Duca Editore, Milano, 1958). Nel 1967 collabora con L'automobile, mensile dell'ACI (Automobile Club Italia), dove pubblica le avventure di Agatone. Viene pubblicato anche da Linus (Gionni Peppe, da luglio a dicembre 1974), invitato da Oreste del Buono, ma la sua satira politica rivolta contro il movimento della sinistra studentesca non vola più in alto delle campagne barzellettiere per la Democrazia Cristiana ("Chi non fuma le calzette / vota Mosca 37" e simili), e la collaborazione dura poco. Lavora anche per la pubblicità, realizzando tra le altre cose giochi come "Il gioco del si può" alias "Risparmiare energia elettrica si può" (per l'ufficio stampa e PR dell'ENEL, l'Ente nazionale per l'energia elettrica, nel 1980). Muore a settantaquattro anni a Roma (Italia) il 3 dicembre 1997.
Guida completa a COCCO BILL
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