Nel 1946 viene convinto da Raymond Leblanc (Editions Du Lombard) a dare il nome del suo personaggio alla nuova testata settimanale per ragazzi Tintin, che vede la luce il 26 settembre 1946. Da questo momento tutta la nuova produzione del personaggio sarà pubblicata sul settimanale nelle edicole e successivamente ripresentata in forma di album nel circuito delle librerie. Pur dedicando la maggior parte delle proprie energie a Tintin, che diventa popolarissimo in tutto il mondo, Hergé dà vita anche a Quick e Flupke, due simpatici monelli, e a Jo, Zette et Jocko, due ragazzini avventurosi accompagnati da una scimmia. Nel 1950 nascono gli Studios Hergé, ai quali collaborano autori del calibro di Edgar-Pierre Jacobs, Bob De Moor e Jacques Martin, che lo aiutano a realizzare le nuove avventure di Tintin, anche se l'intervallo tra una storia e l'altra diventa più lungo. L'ultima storia del personaggio, ambientata nel mondo dell'arte moderna, "Tintin et l'Alph-Art", resta interrotta alla morte dell'autore: avrebbe dovuto essere ultimata da Bob De Moor, ma verrà pubblicata incompleta nel 1986. Il maestro muore a Bruxelles (Belgio) il 3 marzo 1983. A destra: il busto di Hergé inaugurato ad Angoulême nel gennaio 2003 (foto Studio Metropolis).
BIBLIOGRAFIA IN PREPARAZIONE
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