All'inizio degli anni Sessanta si trasferisce in Francia e nel 1963 inizia a lavorare per l'agenzia Opera Mundi realizzando numerosi feuilleton per i quotidiani (per esempio L'Aurore, L'Humanité e Le Parisien Liberé): non veri e propri fumetti, ma illustrazioni con lunghe didascalie (ricordiamo oltre 1.500 strisce della serie "Oss 117", e un solo vero fumetto, "Janique Aimée", continuato poi da Angelo Di Marco). Nel 1969 inizia a collaborare con il settimanale Tintin, disegnando illustrazioni, storie autoconclusive e, su testi di Greg, "Cobalt", una serie poliziesca dalla breve vita. All'inizio degli anni Settanta torna per qualche tempo a Buenos Aires, dando vita a "Gato Montes", un curioso western argentino ambientato intorno alla metà dell'Ottocento. Torna definitivamente in Francia nel 1976 e crea, su testi di Claude Moliterni, l'investigatore privato Harry Chase. Tra le serie che realizza in seguito, troviamo "Le casque et la fronde", su testi di François Corteggiani per Vécu, e "Captain Hard" per Pilote.
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