Pier Lorenzo De VitaNasce a Castiglione Olona (Varese, Italia) il 26 novembre 1909. Esordisce nel 1934 disegnando "Le prodezze di Tic e Tac" per Jumbo e "I pirati del fiume giallo" per il Corriere dei piccoli.Nel 1937 è tra le firme di Scena illustrata. Nel settembre del 1938 inizia una lunga collaborazione con Topolino e gli altri periodici per ragazzi della Mondadori con un'ottima trasposizione a fumetti del "Saturnino Farandola" di Robida, che prosegue fino al 1940, dapprima su testi di Federico Pedrocchi e poi di Guido Mellini. Disegna numerose altre storie realistiche ("La Primula Rossa del Risorgimento", "Il diamante azzurro", "Capitan Tempesta") e, dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti, dà vita, su testi di Pedrocchi, a Tuffolino, un ragazzo in carne e ossa che dal febbraio 1942 alla fine dell'anno successivo prende il posto del proibito Topolino sulle pagine dell'omonimo settimanale. Ancora sulle pagine del Corriere dei piccoli pubblica nel 1942 le avventure in rima di Martin Muma "più leggero di una piuma". Nel dopoguerra continua a disegnare storie realistiche, compresi alcuni episodi di Pecos Bill e di Oklahoma!, e soltanto nel 1955 esordisce tra gli autori disneyani disegnando "Paperino Don Chisciotte" su testi di Guido Martina. Realizzata con un tratto personalissimo, che poco ha a che fare con il classico segno tondeggiante disneyano, questa storia è la prima di una lunga serie che lo tiene impegnato sino al suo ritiro dalla professione nel 1981. Muore il 7 maggio 1990. Seguirà le sue orme il figlio Massimo De Vita. | ||
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