In seguito collabora con Pilote, con storie insolite e un po' surreali come "Les croniques de la vie de banlieue", dando il meglio di sé sulle pagine di Métal Hurlant, a partire dal 1978, con racconti insoliti e un po' enigmatici in seguito raccolti in numerosi volumi. Negli anni Ottanta alterna la sua attività di autore di fumetti con quella di illustratore di riviste e romanzi di fantascienza con uno stile minuzioso che non ha nulla da invidiare a quello del grande Virgil Finlay.
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