Raymond PeynetNasce a Parigi (Francia) il 16 novembre 1908. Frequenta l'Istituto di Arti Applicate della capitale e comincia a occuparsi di pubblicità. Nel 1930 sposa Denise Damour, per sempre sua compagna e musa. Pubblica nel 1936 i suoi primi disegni su The Boulevardier (una pubblicazione per i residenti inglesi) e sulla storica rivista satirica Le Rire. Cerca di mettersi in proprio, ma la guerra è alle porte, i tempi sono difficili.Nel 1942 è sfollato in Auvergne (Francia) con la moglie e la figlia Denise di tre anni, quando un giorno rimane molto colpito dal chioschetto musicale del giardino pubblico della stazione di Valence, con un violinista solitario dai capeli lunghi e una ragazza che lo ascolta affascinata. Quell'immagine si traduce nei primi disegni degli "amoureux" (gli innamorati, i "fidanzatini") che invia all'amico Max Favalelli, della rivista Ric et rac (dell'editore Arthème Fayard), e diventeranno il suo geniale messaggio umoristico-romantico per mezzo secolo. Nel 1982 il "chioschetto degli innamorati" di Valence sfuggirà alla demolizione e diventerà monumento nazionale. Dopo la guerra Peynet diventa famoso nel mondo, e i suoi fidanzatini un emblema per il 14 febbraio, San Valentino, festa degli innamorati. In Italia i due personaggi sono battezzati appunto Valentino e Valentina, e Peynet vince nel 1952 il primo trofeo Palma d'oro per il disegno umoristico al Salone internazionale dell'umorismo di Bordighera. Due anni dopo, il compositore Charles Brassens si ispira ai suoi disegni per la canzone "Les amoureux des bancs publics". Peynet collabora tra l'altro con l'italiano Carlo Silva, illustrando i libri "Come fare la guerra con amore" (vincitore della Palma d'oro nel 1971) e "Come fare lo sciopero con amore" (con immagini non realizzate appositamente ma scelte a tema); completerà la serie con "Come fare l'amore con amore", nel 1974, quarto suo titolo apparso nella collana umoristica "Come..." della Garzanti. Nel 1985 la Francia dedica un francobollo ai due innamoratini. In Francia, ma anche a Hiroshima (Giappone), sorgono monumenti e musei dedicati all'artista e alle sue creazioni. Muore a Mougins (Francia) il 14 gennaio 1999, tre anni dopo la scomparsa della moglie. Ma continua a vivere nei suoi pesonaggi immortali.
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