Boris MakareskoNasce a Belgrado (Jugoslavia, poi Serbia) il 20 dicembre 1946. Di origine russo-rumena-montenegrina, ma milanese da sempre, fin da ragazzo scrive moltissimo ed entra giovanissimo nel mondo dello spettacolo. Inizia l'attività di attore con Paolo Poli alla fine degli anni Sessanta. Passa poi al mitico Derby Club, come cabarettista: il 30 aprile del 1969 è in cartellone assieme a Tony Santagata e all'esordiente Gianfranco Funari. Nello storico locale di via Monterosa si esibirà fino al 1986 (anno della chiusura). Nel 1970 lavora con la Compagnia del Teatro Uomo di Milano in alcune commedie del repertorio contemporaneo. Nel 1976 pubblica "Scemantiche illustrate" (Editoriga, Milano, 1976) con prefazione di Graziano Origa, impaginazione e frafica di... Orazio Garigan, copertina di Karel Thole. Pubblica alcuni suoi libri con la sigla editoriale dell'editore Ottaviano, a Milano tra il 1975 e il 1978, e li vende poi direttamente al pubblico, in occasione degli spettacoli. Nascono così "Guida alla battuta - 1.100 battute di spirito, argute, demenziali, filosofiche, cretine, satiriche, cattive e fine a se stesse, per tutti i gusti" e "L'importanza di avere una testa - prontuario di humour-cabaret per dotti e acquedotti". In Rai è nel cast di "Non stop" nel numero presentato con Massimo Troisi e La Smorfia, Enrico Beruschi, Gerry Calà e i Gatti di Vicolo Miracoli, per la regia di Enzo Trapani; poi sarà la volta di "Drive In". Nel corso degli anni Ottanta e Novanta lavora nei maggiori locali di cabaret, da "Cà Bianca" e "Zelig" di Milano, a "Hiroshima Mon Amour" di Torino. Scrive testi per Massimo Boldi, Mario Zucca, Gigi Sammarchi e Andrea Roncato (Gigi & Andrea, con i quali recita anche nel film "I camionisti" di Flavio Mogherini, del 1982) e vari emergenti. Le sue battute sono comunque usate ufficialmente o clandestinamente da quasi tutti i cabarettisti italiani, almeno una volta, magari senza saperlo.
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