Francesco GONIN 1808-1889

Francesco Gonin

Nasce a Torino (Italia) il 16 novembre 1808. Figlio di genitori di religione valdese (il padre Giovanni della provincia di Torino e la madre Sara Castanier ginevrina), è fratello minore del pittore e litografo Enrico Gonin (1799-1870).
Dal 1820 al 1828 si forma all'Accademia di pittura e scultura di Torino, alternando gli studi ai primi impegnativi lavori, dove rivela un talento precoce: nel 1822 inizia un'intensa collaborazione con il laboratorio litografico di Felice Festa, il primo litografo nel Regno di Sardegna e detenore del monopolio di questa tecnica rivoluzionaria fino al 1830.
Ritrae re Carlo Felice e la regina Maria Cristina per "Vite e ritratti di sessanta piemontesi illustri" di Modesto Paroletti (1824, 1832), crea due litografie per i "Regolamenti della Reale Accademia di belle arti" (Stamperia reale, 1825), e illustra l'"Histoire de la maison de Savoie" di Giovanni Frézetnel (1827). Soprattutto, tra il 1824 e il 1832 crea le litografie per il "Viaggio romantico-pittorico nelle provincie occidentali dell'antica e moderna Italia" di Paroletti (edito a Torino a dispense fino al 1834, per costituire tre volumi), prima opera di questo genere in Italia, ispirata ai primi libri di viaggio illustrati francesi.

Nel 1829 si sposa con Olimpia, figlia del pittore Luigi Vacca, convertendosi al cattolicesimo. Dal matrimonio nasceranno Augusta, Guido (1833, che seguirà le orme paterne lavorando anche per giornali satirici come Lo spirito folletto e Il fischietto) e Augusto.

Stringe amicizia con Massimo d'Azeglio, e per l'edizione torinese del romanzo storico "Ettore Fieramosca o la disfida di Barletta" dell'amico scrittore, ne ridisegna le illustrazioni migliorando sensibilmente l'aspetto del'opera (ed. Pomba [UTET], Torino 1833).
Nel 1835, ospite di D'Azeglio (cognato di Alessandro Manzoni) a Milano, viene presentato all'autore dei "Promessi sposi" mentre questi sta cercando, fino a quel momento senza soddisfazione, un illustratore "giusto" per l'edizione definitiva del suo romanzo. Illustra "I promessi sposi" nella prima edizione definitiva del 1840 ("la quarantana"), realizzata e pubblicata tra il 1839 e il 1842.

Illustra le "Poesie scelte" di Carlo Porta, a cura di Tommaso Grossi, per l'edizione milanese del 1842.

PAGINA IN PREPARAZIONE

Muore a 81 anni a Giaveno (Torino, Italia) il 14 settembre 1889.