Carlo BiscarettiNasce a Torino (Italia) nel 1879. Figlio di Roberto Biscaretti (primo presidente dell'Automobile Club di Torino e co-fondatore della FIAT), è fin da giovanissimo appassionato di automobili, una passione che riuscirà brillantemente a far coesistere con la sensibilità artistica, un senso umoristico raffinato e un segno elegante. Si cimenta nel frattempo volentieri anche nel disegno satirico e umoristico, sia nella pubblicità, sia sul giornale satirico Numero; nel 1915 con Pitigrilli (tra i fondatori nel 1914 del celebre settimanale e anche lui laureato in giurisprudenza) realizza l'albo "Le vicende guerresche di Purillo Purilli bocciato in storia" (ed. Lattes). Nel 1916 è capo ufficio stampa della Itala Fabbrica di Automobili di Torino, dove lavora alla pubblicità fino al 1930 (la storica azienda, da tempo in crisi, chiuderà nel 1934). Nel 1933 il Salone dell'automobile gli affida la direzione della prima mostra retrospettiva sull'industria del motore, e in questo contesto nasce l'idea del Museo dell'automobile per il quale l'autore impegnerà da quel momento tutte le sue energie. Raccoglie vetture e documenti per venticinque anni. Pochi mesi dopo, nel 1960, il Museo nazionale dell'automobile di Torino viene inaugurato, e nell'atrio dell'importante struttura è esposto un busto in bronzo di Carlo Biscaretti firmato da Marco Bisi. | ||
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