Achille TedeschiNasce a Verona (Italia) il 18 luglio 1857. Fratello di Virginia Tedeschi [Cordelia], si diploma in ragioneria e va a completare i suoi studi a Lipsia (Germania) per imparare l'arte libraria, avviato a questa specializzazione dalla ditta veronese Druker e Tedeschi. Appassionato di poesia, preferisce i libri dei poeti ai libri mastri, e tornato a Milano collabora con L'Italia di Carletto Borghi, con Il Caffè di Luigi Filippo Bolaffio e Leopoldo Pullè e, per breve tempo, con il Corriere della sera di Torelli Viollier, scrivendo di cronaca e di teatro. Entra nella redazione della casa editrice Treves e dal 1881 dirige con la sorella il Giornale dei fanciulli, settimanale di letture illustrate per l'infanzia (ed. Fratelli Treves, Milano).Autore di poesie e racconti, firma abitualmente con lo pseudonimo Trottolino. Ha successo nel 1894 il poemetto "Le gloriose gesta dei Nani Burloni narrate da uno di loro", tradotto per i Fratelli Treves dall'originale inglese dello scrittore Palmer Cox, autore anche delle illustrazioni. Scrive di teatro, per trent'anni, per L'Illustrazione italiana, firmandosi Leporello. Per i tipi dei Fratelli Treves pubblica anche "Il libro del signor Trottolino" (1882) e "La zucca del re - novella fantastica" (1889). La passione per il teatro si vede anche dalla scrittura delle commedie in tre atti "Il passaggio di Venere" (1891) e "Il paradiso di Maometto" (1897, con Gerolamo Mariani) e del melodramma "Soubrette" (per il maestro Orefice, esponendosi al giudizio del Teatro alla Scala). Dirige la rivista Il Secolo XX fin dalla fondazione nel 1902. Nel 1906 esce una raccolta delle sue poesie, "Voci di bimbi - nuovo canzoniere per i fanciulli" (ed. Treves). Da tempo malato, si stabilisce sulle rive del lago Garda, a Salò, per curarsi assistito anche dalla moglie, ma invano. Muore a Salò (Brescia, Italia) nella notte dell'8 dicembre 1911, lasciando la moglie e due figlie, Lia e Guglielmina. Dopo la sua scomparsa, nel dicembre 1912 la sorella e la moglie raccolgono altri suoi racconti e danno alle stampe per i Fratelli Treves l'antologia di racconti "Sogni di bimbi", illustrata da Luigi Yobbi, con un'introduzione di Virginia rivolta alle nipotine. Il libro viene stampato nella Tipografia Treves nel 1913.
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