Giuseppe MarottaNasce a Napoli (Italia) il 5 aprile 1902. Nel 1927 si trasferisce a Milano. Collabora con diversi giornali, tra i quali il Corriere della sera, e scrive racconti, spesso ambientati nella città natale. Esordisce come scrittore di libri con "Tutte a me" (Ceschina, 1932), seguito da "Questa volta mi sposo".Collabora con il giornale satirico Guerin Meschino, poi con il Bertoldo. Pubblica "Divorziamo per piacere" (Ceschina, 1934), "Mezzo miliardo" (Garzanti, 1940) e "La scure d'argento" (Ceschina, 1941). Seguono le due raccolte di novelle "Il leone sgombra" (Sagdos, 1944) e "Nulla di serio" (Elmo, 1946). Nel 1947 pubblica per Bompiani una raccolta di 36 racconti già pubblicati sul quotidiano milanese: "L'oro di Napoli", che ha successo e diventerà un film nel 1954 per la regia di Vittorio De Sica. Nel 1948, ancora con la Casa editrice Ceschina di Milano, pubblica "Le avventure di Charlot", raccolta di racconti illustrati da Ferdinando Palermo, importante firma del Corriere dei piccoli. Seguono "San Gennaro non dice mai no" (Longanesi, 1948), "A Milano non fa freddo" (Bompiani, 1949), "Pietre e nuvole" (Bompiani, 1950), "Gli alunni del sole" (Bompiani, 1952), "Le madri" (Bompiani, 1952), "Coraggio, guardiamo" (Bompiani, 1953, Premio Bagutta nel 1954), "Mi voglio divertire" (Ceschina, 1955?), "Salute a noi" (1955), "Mal di galleria" (Bompiani, 1958), "Questo buffo cinema" (Bompiani, 1957), "Marotta Ciak" (Bompiani, 1958), "Gli alunni del tempo" (Bompiani, 1960), "Le milanesi" (Bompiani, 1962), "Visti e perduti" (Bompiani, 1962), "Facce dispari" (Bompiani, 1963). Per il teatro scrive "Il califfo Esposito" (1956), "Veronica e i suoi ospiti" (insieme a Belisario Randone), e ancora: "Il contratto", "Bello di papà", "Il malato per tutti", "Vado per vedove"... Ricca la filmografia: Soltanto un bacio (1942, soggetto e partecipazione alla sceneggiatura), Quarta pagina (1943, film a episodi, partecipa alla sceneggiatura), Amor non ho! Però... però... (1951, partecipazione a soggetto e sceneggiatura), Un ladro in paradiso (1951, soggetto e partecipazione alla sceneggiatura), Carosello napoletano (1953, film musicale a episodi diretto da Ettore Giannini, partecipa alla sceneggiatura), L'oro di Napoli (1954, tratto dal suo libro, sceneggiato con De Sica e Zavattini, diretto da De Sica), Cento anni d'amore (1954, film a episodi, partecipa alla sceneggiatura), Tempi nostri (1954), Questi fantasmi (1955, sceneggiato con Mario Soldati ed Eduardo De Filippo, soggetto e regia di quest'ultimo), Mondo Nudo (1964, regia di Francesco De Feo). Marotta è inoltre critico cinematografico per l'Europeo fino alla fine della sua vita. Muore a Napoli (Italia) il 12 ottobre 1963. Nel 1964 viene pubblicato postumo da Bompiani "Il teatrino dl Pallonetto", e nel 1965 "Di riffe o di raffe". |