Il signor BonaventuraIl Signor Bonaventura è un simpatico eroe per caso, buono e ingenuo, elegante nei suoi ampi pantaloni bianchi e nella mantellina rossa; alla fine di ogni storia, iniziata all'insegna del bisogno o del pericolo ("qui comincia la sventura...") ma risolta positivamente con l'aiuto della buona fortuna, viene ricompensato con un milione di lire.Nasce nel 1917 in Italia sulle pagine del Corriere dei Piccoli: un'iniezione di ottimismo a equilibrare la malasorte di Fortunello firmata da Sto, alias Sergio Tofano, amatissimo attore di teatro, di cinema e di televisione, regista, scenografo e costumista, ma anche illustratore elegante e fine umorista, che con Bonaventura lascia lo stile liberty per un'impronta futurista. Le vicende in rima sono vissute accanto alla moglie (la bellissima principessa con la quale convola già nelle prime tavole del 1917) a un cane bassotto giallo (senza nome, "bassotto" per antonomasia), al bellissimo Cecè (un nobile gagà con occhialino a caramella), al commissario Sperassai, al torvo Barbariccia "faccia ed anima gialliccia", all'ingenuo nipote combinaguai Omobono (che gli costerà ogni volta uno dei milioni cumulati) e, infine, al figlio Pizzirì. Negli anni Quaranta, in piena guerra, il suo premio passa disinvoltamente al miliardo di lire, ben prima che l'inflazione ridimensioni la cifra. Il personaggio viene ripreso negli anni Settanta, per un breve periodo, da Carlo Peroni (indicato da Sergio Tofano come suo erede artistico) e da altri autori. Simbolo della fortuna in denaro, viene utilizzato varie volte come testimonial: per la campagna nazionale di prestito per la Ricostruzione del 1945, per la Lotteria Radiotelefortuna del 1949, fino a dispense sui temi della finanza negli anni Duemila. MEDIA Tra il 1927 e il 1953, Sergio Tofano porta più volte sulle scene del teatro il suo personaggio, ripreso anche nel 1966 da Paolo Poli e nel 1976 da Gianni Fenzi. Una pellicola cinematografica del 1942 diretta dallo stesso Tofano, "Cenerentola e il Signor Bonaventura", è interpretata da Paolo Stoppa. Testate del CATALOGO DEL FUMETTO ITALIANO: | ||
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