B.C.Before Christ, "avanti Cristo", è il nome-sigla di un membro della ridotta comunità di uomini preistorici del Quaternario creata dallo statunitense Johnny Hart per esordire sul New York Herald Tribune il 17 febbraio 1958. Ne fanno parte anche Clumsy Carp, scienziato miope e imbranato; Thor, inventore di ruote; Wiley, filosofo e poeta scontroso; Peter, genio incompreso che dà un nome a tutto quello che incontra; Curls il Riccio, "maestro di umorismo sarcastico"; Grog, un anello di congiunzione tra la scimmia e l'uomo, trovato ibernato in un ghiacciaio; e infine due "nuove creature": una biondina innamorata di B.C. e una cicciona irascibile e violenta.Pragmatici sperimentatori, B.C. e compagni affrontano quotidianamente problemi piccoli e grandi del tutto simili a quelli che affliggono anche noi, in uno specchio deformante della nostra vita dove non mancano i cartelli stradali, l'ufficio meteorologico o il divano dello psicanalista, naturalmente in pietra. Non si tratta di una trasposizione al passato del mondo moderno, come nell'universo dei Flintstones, bensì di alcuni sapidi particolari, mentalità, abitudini e comportamenti. B.C. rinnova i canoni della striscia umoristica, tanto che all'inizio è rifiutato dalle agenzie. In Italia, reso popolare dalla rivista settimanale di fantascienza Urania e nel famoso Supplemento Urania 323b (dicembre 1963), ma soprattutto fa scalpore l'inserimento nel 1965 di "L'antichissimo mondo di B.C." nella collana letteraria "Nuovi scrittori stranieri" della Mondadori perché, come dice una nota editoriale, "un narratore che usa le strisce invece dei paragrafi, che disegna i suoi personaggi invece di descriverli, non può essere ignorato per un puntiglio meramente formale". Scriveranno Fruttero e Lucentini nel 1972: "... fra le cose di cui andiamo più fieri, l'idea che ci venne a Parigi, oltre dieci anni fa, leggendo la pagina dei comics della New York Herald Tribune. Pochi giorni ci bastarono per renderci conto che B.C., in mezzo a tanto materiale, pur buono e spiritoso, brillava di una luce particolare, si mangiava tutte le altre strisce. Perché non provare a pubblicarlo in Italia?, ci dicemmo. Avevamo a disposizione, allora come adesso, una rivista di fantascienza, Urania. E dopo un paio di telefonate con il manager della Tribune a Parigi (erano tempi in cui nessuno trattava i fumetti come se fossero pozzi di petrolio o quadri del Rinascimento, tutto si faceva alla buona, sulla parola) fu lì, nell'appendice di Urania, che presentammo per la prima volta B.C. & Compagni ai lettori italiani". Nella collana libraria "Nuovi scrittori stranieri" (poi "Nuovi scrittori italiani e stranieri"), creata da Elio Vittorini, vengono pubblicati i volumi rilegati cartonati con sovraccoperta (dal 1975: semplice copertina morbida), dove B.C. si alterna al mago Wiz (in collaborazione con Brant Parker), con prefazioni di Fruttero e Lucentini:
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