IL SUPERUOMO DI MASSA
studi sul romanzo popolare
Umberto Eco
ed.: Cooperativa Scrittori, collana "I Gulliver", stampa Tipografia Arti Grafiche La Monzese, Cologno Monzese: aprile 1976, L. 2.500, poi indicata come "prima ed. parziale"
sottotitolo: "retorica e ideologia nel romanzo popolare", Tascabili Bompiani 117, 7 agosto 1978, L. 1800, ed.: Bompiani, dir. resp.: Oreste del Buono; prima ed. definitiva

Volumi accessibili in Fondazione:

prima edizione (1976), Cooperativa scrittori

nuova edizione (1978), Tascabili Bompiani

 

Indice:

 

[introduzione]: "In questo volume si raccolgono quattro studi, di diversa mole e impegno, sul tema del romanzo popolare o d'appendice. [...]

 

Le lacrime del Corsaro Nero [ex introduzione ad "Almanacco Bompiani 1971 - Cento anni dopo"]

L'agnizione: appunti per una tipologia del riconoscimento [ex "Almanacco Bompiani 1971 - Cento anni dopo"]

Eugène Sue: il socialismo e la consolazione [ex prefazione a "I misteri di Parigi" di Sue, Sugar, Milano 1965, e rielaborazioni]

"I Beati Paoli" e l'ideologia del "romanzo popolare" [ex prefazione al romanzo di Luigi Natoli, ed. Flaccovio, Palermo 1971]

Ascesa e decadenza del Superuomo [ex schede di lettura apparse nell'Espresso anni 1966-1974]


[capitoli aggiunti nella nuova edizione, 1978, con Introduzione di U. Eco]

 

Pitigrilli: l'uomo che fece arrossire la mamma

Le strutture narrative in Fleming

 

"Mi pare che si possa affermare che molta sedicente 'superumanità' nicciana ha solo come origine e modello dottrinale non Zarathustra ma il 'Conte di Montecristo' di A. Dumas..." scriveva Antonio Gramsci. Negli eroi del romanzo popolare, vendicatori, per via puramente fantastica, delle frustrazioni sociali del letore, il Superuomo di Nietzsche troverebbe, insomma, i propri antenati. L'ipotesi di Gramsci viene qui saggiata mediante un'analisi delle strutture narrative del feuilleton, dal secolo scorso a oggi. Se viè, a livello ideologico, un progetto consolatorio, deve esistere una struttura narrativa che lo rispetta e lo promuove, e che deve presentare delle analogie rispetto alla struttura mercantile-distributiva del romanzo d'appendce. L'esame dei "Misteri di Parigi", dei "Beati Paoli", della meccanica dell'agnizione, di superuomini classici come Montecristo, Rocambole, Arsenio Lupin, Tarzan eccetera, traccia una teoria del romanzo consolatorio e delle sue contraddizioni, valida anche per i prodotti di massa dei giorni nostri.