Guido ZamperoniNasce a Milano (Italia) il 21 luglio 1912. Artista estremamente eclettico, inizia come figurinista (per la moda e il teatro) nella sartoria paterna, spaziando poi dalla pubblicità all'illustrazione e al fumetto. Collabora con il giornale Viaggi e avventure - di cielo, di terra, di mare (per l'editore Ettore Boschi di Monza), con il Corriere dei piccoli ("La crociera dell'allegranza"), con la Casa Editrice Vitagliano ("D'Artagnan") e con l'Avventuroso di Mario Nerbini.Durante la guerra apre un'importante parentesi da animatore, lavorando per "La rosa di Bagdad", travagliato lungometraggio IMA Film che sarà finalmente premiato a Venezia nel 1949. Per il fumetto, negli anni Quaranta, disegna Saetta (Le più belle avventure, ed. Alpe; sarà pubblicato come Flecha in Argentina da Cesare Civita), Zorro (collana Sparviero, ed. Cremona Nuova), Zambo (ed. Vulcania), Frisco Bill (1948, ts: Franco Baglioni) e La pattuglia dei senza paura (1948-1949, ts: Gianluigi Bonelli). Per la Casa Editrice Audace di Tea Bonelli realizzerà anche albi di racconti illustrati ("Gianforte", "Il vasetto dismeraldo") pubblicati come Collana Trifoglio nel 1953. Intanto lavora, per 15 anni, all'agenzia di pubblicità IMA di Anton Giulio Domeneghini, come art director. Dopo la scomparsa di Domeneghini si dedicherà principalmente al fumetto e all'illustrazione. Nel 1952-1953 collabora come consulente e disegnatore con Voci d'oltremare, storica testata dell'Istituto Missioni Estere di Parma. Negli anni Settanta disegna Rahan per il settimanale Pif gadget della francese Editions Vaillant. Dopo un'accidentale caduta, con conseguente frattura del femore, a 89 anni muore a Milano (Italia) il 30 gennaio 2003.
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