Enrico Mario PinochiNasce a Mozzano (Lucca, Italia) nel 1900. Studia arte a Roma (con Giulio Aristide Sartorio, tra i massimi esponenti del liberty italiano) ed esordisce giovanissimo sulle pagine del quotidiano genovese Secolo XIX. Nel 1919 illustra "Trabocchetti" di Mario Mariani per il n. 4 del quindicinale Racconta novelle della casa editrice Vitagliano.Per la casa editrice del Corriere della sera collabora al settimanale Corriere dei piccoli e alla rivista mensile La Lettura, dedicandosi all'illustrazione e alla pubblicità. Nel 1924 illustra per la Casa Editrice Imperia, a Milano, "I bimbi sulla scena" (commedie di Giuseppina Ferioli). Ancora, poco più che ventenne, illustra libri di Arpalice Cuman Pertile per Paravia e diversi volumi Mondadori; collabora inoltre alla collana "La scala d'oro" della UTET. Nel 1938 è assunto dalla Mondadori come direttore artistico per il settore fumetti: comincia così la collaborazione con Federico Pedrocchi, sui testi del quale realizza alcune storie di Paperino e Topolino (vedi la "bibliografia disneyana", in questa pagina) sia per il settimanale Paperino sia per gli Albi d'oro. Quando Cesare Civita (costretto a lasciare l'Italia per le "leggi razziali" e trasferitosi oltre l'oceano) inizia l'avventura della Editorial Abril, anche Pinochi negli anni Quaranta emigra e comincia a lavorare per la nuova casa editrice argentina. Muore a Buenos Aires (Argentina) nel 1965.
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