Sotto lo pseudonimo di Willy collabora dal 1936 al popolare albo di Patoruzú con vignette umoristiche e, successivamente, con il personaggio di Oscar dientes de leche, un simpatico tigrotto dall'aria feroce ma di indole buona, e le due Lo que veo en Buenos Aires e Viejo, di genere familiare. Seppure vicino allo stile grafico di Quinterno, si distingue rapidamente arrivando addirittura ad anticipare e stimolare, con spregiudicata provocazione, mode e tendenze della società del tempo. Sul principio degli anni Quaranta crea nuove serie: per la rivista El Hogar il personaggio del Dr Merengue, destinato a un successo internazionale; per La Prensa quello di Bombolo, un tipo ingenuo e credulone; e le celebri Chicas, affascinanti e spregiudicate fanciulle sexy dalle gambe lunghissime, per la pubblicazione Crítica. Nel settembre del 1944 lascia la rivista di Quinterno per fondarne una propria, la celebre Rico Tico, chiamando intorno a sé autori come Mazzone, Toño Gallo, Oski, César Bruto e Ianiro. Sulla nuova rivista settimanale farà apparire, oltre ai suoi vecchi personaggi e alle sue ragazze, anche nuove divertenti serie, come quella del falso e untuoso Fallutelli e quella del grande iettatore Fulmine. Il successo della rivista è immediato, tanto che alla fine degli anni Quaranta la sua tiratura raggiunge le 260 mila copie. Ccontinua con successo la sua opera di autore ed editore fino alla morte, sopravvenuta in Brasile per un incidente automobilistico nel 1969.
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