Mentre lavora, completa gli studi secondari e si iscrive alla facoltà di medicina. È il suo insegnante di anatomia a suggerirgli di dedicarsi a tempo pieno al disegno. Nel 1917 fonda, con Pelele [Pedro Ángel Zavalla, caricaturista e pittore, 1879-1950], il primo Salone degli Umoristi di Buenos Aires e nel 1919 pubblica "Álbum de la guerra", un suo primo libro di caricature. Ormai autore affermato, nel 1922 si mette in proprio creando Paginas de Columba, rivista distribuita dapprima solo nel circuito librario e poi, visto il successo, anche in edicola. Vi collaborano importanti autori dell'epoca, quali il caricaturista Valvidia e l'umorista Muñiz. Su queste pagine nasce nel 1925 la prima striscia sportiva argentina, a cura di Gonzáles Fossat, e probabilmente anche il primo esempio di fumetto a puntate. Importante palestra per autori di qualità, su queste pagine debuttano autori quali Dante Quinterno, Guillermo Divito e José Luis Salinas. Al ritorno da un lungo tour negli Stati Uniti nel 1925, dove conosce i grandi divi hollywoodiani dell'epoca, nel 1928 con il fratello Claudio fonda la Editorial Columba e in settembre lancia il primo numero di El Tony, diretta dal fratello e ufficialmente considerata la prima vera rivista a fumetti argentina: dalle diecimila copie iniziali raggiunge rapidamente le 300 mila copie vendute. Tra il 1940 e il 1946 Columba produce anche cortometraggi e cinegiornali. Nel 1945 lancia la nuova rivista a fumetti Intervalo e, cinque anni dopo, è la volta di Fantasía. Tra i padri fondatori dell'Associazione dei disegnatori argentini e dell'Associazione argentina di editori di riviste, Columba ne ha regge a lungo la gestione in qualità di presidente. A sessantasette anni la morte lo coglie a Buenos Aires (Argentina) il 14 giugno 1959.
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