In seguito collabora saltuariamente a Spirou, a Pilote e a Tintin prima di approdare alla nuova testata mensile (À Suivre) della casa editrice francese Casterman. Sulle pagine pubblica, a partire dal n. 13 (febbraio 1979), il romanzo a fumetti "Silence", una lunga storia di oltre cento tavole, ambientata in un villaggio delle Ardenne, che mescola abilmente il fantastico al quotidiano: un capolavoro che gli dà fama internazionale. Conclusa la pubblicazione su rivista in dicembre, l'opera viene presentata anche in albo nel 1980 e viene insignita nel gennaio 1981 del premio Alfred al Festival internazionale del Fumetto di Angoulême. Pubblica in seguito "La belette" (1981-1982), incentrata sulla stregoneria, e il thriller psicologico "Eva" (1985), entrambe sulla rivista (À Suivre): sono una conferma delle sue capacità narrative nella Nona Arte. Pubblica ancora "L'Arbre-Coeur" (1988), "Iris" (1990-1991) e "La Maison où rêvent les arbres" (1995) e nel 1995, sul n. 213 "speciale" della rivista, rende un commosso omaggio all'amico Hugo Pratt, alla notizia della morte dell'artista veneziano. Pubblica ancora due opere importanti con Casterman (direttamente in albo, dopo la chiusura della bella rivista nel 1997): "Les larmes du tigre" (nel 2000) e "Dix de Der" (nel 2006). A settant'anni muore di polmonite nella sua città natale, a Sourbrodt (Liegi, Belgio) il 7 marzo 2013.
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