Approda al mondo del fumetto soltanto nel 1937, quando pubblica Gino e Piero sulle pagine de Il Vittorioso quasi contemporaneamente a "Il mistero del Budda di giada", "La tribù degli uomini del fiume" e "L'ammutinamento dell'Alcione" su Argentovivo!. A fine ottobre 1938 inaugura la collaborazione con l'Audace pubblicando il primo episodio de "La perla nera", su testi di Gian Luigi Bonelli. Dal 1939 collabora con Topolino esordendo sui testi di Federico Pedrocchi con "Pino il mozzo" ma continuando poi su testi propri, fino al 1941. Nel 1943 collabora brevemente con le edizioni Alpe e con il Corriere dei piccoli. Dopo la Liberazione riprende a pubblicare, prima su Giramondo (L'isola tabù) e L'ometto Pic, due testate delle edizioni Pegaso, poi su Il Vittorioso e su Topolino giornale. La collaborazione con Il Vittorioso continua fino al 1964, quando ha inizio quella con Il Giornalino (soprattutto illustrazioni). Tra il 1965 e il 1970, tramite lo Studio Giolitti di Roma pubblica anche in Gran Bretagna, Francia e Germania. I fumetti d'avventura sulla testata della Epipress riappaiono solo nel 1970 ("Un pugno di perle", testi di Renata Gelardini), e continueranno fino alla scomparsa del maestro: nel 1974 "I figli del capitano Grant", un adattamento di Roudolph da Verne, sarà completato da Gino D'Antonio, mentre "Moby Dick, la balena bianca", adattamento di Massimo Liorni da Melville, sarà pubblicato postumo dai F.lli Spada Editori l'anno seguente (n. 20 de I quaderni del fumetto). Muore a Roma (Italia) l'8 febbraio 1974.
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