Nel 1969 dà vita, sul settimanale a fumetti Pilote, a Cellulite, un'ironica e grottesca femminista medievale. Nel 1972 fonda, insieme ad altri autori del calibro di Gotlib e Mandryka, l'ironico e graffiante Echo des Savanes. Nel 1973, con Les frustrés ("I frustrati"), pagine autoconclusive pubblicate su Le Nouvel Observateur, settimanale di punta della sinistra francese, esplode il "fenomeno Bretécher", che il critico Rolan Barthes definirà "il miglior sociologo francese" per la sua capacità di cogliere difetti e manie della società borghese e intellettuale parigina. Tra le sue creazioni successive merita di essere ricordata una storia su Santa Teresa d'Avila, la famosa mistica carmelitana spagnola trasformata in una specie di femminista ante litteram, pubblicata a puntate sul solito Le Nouvel Observateur a partire dall'agosto 1979 dividendo subito i lettori in due schiere agguerrite e contrapposte, e la serie su Agrippine, tipica adolescente dei nostri giorni. I suoi libri ("Les frustrés", "Les mères", "Le destin de Monique", "Docteur Ventouse, bobologue", "Agrippine") sono altrettanti successi. In Italia la sua opera viene pubblicata sopratutto da Linus. Nel 1996 l'autrice diventa editore di se stessa, pubblicando in volume unico di 300 pagine il ciclo di "Les frustrés". Muore a 79 anni, l'11 febbraio 2020.
|