Alberto BrecciaNasce a Montevideo (Uruguay) il 15 aprile 1919, ma si trasferisce con la famiglia a Buenos Aires, in Argentina, a soli tre anni. Precoce e abile nel disegno, abbandona gli studi di computisteria e continua a disegnare lavorando nel contempo come operaio in una fabbrica di trippa in scatola. E' del 1936 il suo primo personaggio, Mister Pickles, una serie umoristica di cui riesce a vendere una decina di strisce a El Resero. E' poi la volta di Don Urbano, un buffo omino grasso realizzato per "Paginas de Columba".Nel 1938 la Editorial Manuel Láinez (Tit-Bits) gli commissiona, per un peso a vignetta, i suoi primi personaggi realistici: realizza così testi, disegni e lettering ispirandosi ai modelli grafici di Hogarth, Andriola e Raymond. Tra i lavori di questo periodo sono da ricordare l'investigatore Ralph Norton, il cow-boy Kid de Rio Grande, il viaggiatore nel tempo Rosengram e una fantasiosa ricostruzione di Rocambole, mentre prosegue la serie gauchesca Cruz Diablo e le avventure del super vendicatore mascherato El Vengador, tutte creazioni di Rosarivo. Nel dopoguerra, alla fine del 1945, abbandona Láinez e da libero professionista realizza Gentleman Jim per Bicho Feo e Puño Blanco (testi di Issel Ferrazzano) per il quotidiano La Razón. Sempre con Ferrazzano realizza poi la serie di Jean de la Martinica per Patoruzito. Nel frattempo collabora anche con Aventuras, con l'editore scolastico Kapelusz e con la Editorial Abril; illustra, tra l'altro, ben 350 libri per bambini. Nel 1947 vince la gara per subentrare allo scomparso Cortinas e proseguire la serie di Vito Nervio, un curioso detective di Buenos Aires creato da Mirco Repetto; continuerà il personaggio fino al 1959 (in Italia apparirà in un pocket Dardo nel 1974). In questi anni apre anche un'agenzia di pubblicità e una scuola di disegno progetto su cui ritornerà dieci anni dopo mentre edita, senza troppo successo, anche una propria pubblicazione di racconti gialli (Captura, che vive solo tre numeri nel 1953). Nel 1956 firma Pancho Lopez, il suo unico vero fumetto umoristico (su testi di Abel Santa Cruz, per la Editorial Codex), apparso in strisce anche in Tía Vicenta e Figaro (in Italia si vedrà su Sgt. Kirk). Da un casuale scambio di opinioni con Hugo Pratt e Héctor Oesterheld, nel 1957 nasce, sulle pagine di Hora Cero, Sherlock Time, una serie di fantascienza che vede una sempre maggiore personalizzazione dello stile dell'autore (in Italia sarà pubblicata dall'editore Ivaldi in Asso di Picche del 1969), mentre disegna, come gli altri disegnatori della Editorial Frontera, episodi di personaggi entrati nella storia del fumetto, come Ernie Pike. Dal 1960 disegna diversi episodi di guerra per la britannica Fleetway, mentre il suo perfezionamento stilistico prosegue e raggiunge nel 1962 livelli straordinari con Mort Cinder (in Italia su Il Mago, poi in albi), ancora su testi di Oesterheld. E' uno dei fumetti preferiti dall'autore, che vi si ritrae nei panni dell'antiquario Ezra Winston, attento ascoltatore delle avventure spazio-temporali del protagonista. Nel marzo del 1966 fonda, insieme ad alcuni colleghi (Pereyra, Zoppi, Borisoff, Garaycochea e altri), l'Instituto de directores de arte e per qualche anno abbandona il lavoro attivo dedicandosi alla scuola, dove insegna disegno e sceneggiatura. In cerca di nuovi stimoli si trasferisce in Cile, dove realizza una Historia grafica de Chile, quindi ritorna in Argentina, alla scuola, e firma nel 1969 un'edizione della celebre saga de L'Eternauta di Oesterheld; ma i tempi non sono maturi per il suo stile geniale e d'avanguardia, e il nuovo Eternauta si interrompe alla conclusione del primo episodio (in Italia sarà pubblicato dal mensile Linus). Nel contempo collabora con la rivista Billiken. A partire dal 1971 produce, con l'italiano Studio Dami, la serie avventurosa Squadra Zenith (in Italia sul Corriere dei ragazzi). Negli anni Settanta entra a far parte del selezionato gruppo di autori rappresentati dall'agenzia Quipos di Marcelo Ravoni e Coleta Goria, con sede a Milano. Su testi del genero, il poeta Norberto Buscaglia, nel 1973 realizza un personalissimo adattamento a fumetti delle inquietanti storie dei Miti di Cthulhu di Howard Philip Lovecraft (in Italia sulla rivista a fumetti Il Mago). È il poliziesco a segnare gli anni successivi, con la collaborazione alle Ediciones Record e la realizzazione della serie dell'Agente Nessuno, protagonista l'anziano detective in pensione Daneri, su testi di Carlos Trillo (in Italia su Linus e in albo Editiemme). Nel 1983 disegna Perramus, su testi del poeta Juan Sasturain, pubblicato in Fierro (La Urraca, Argentina). Poi una versione personalissima dei racconti di Poe e di Bierce, che tra i suoi protagonisti accoglie nientemeno che Jorge Luis Borges in persona (in Italia su Orient Express e L'Eternauta, oltre a una preziosa edizione Editiemme) e una suggestiva trasposizione di fiabe celebri. Nel 1993 illustra dei racconti di Borges, ma l'opera rimane inedita, mentre viene pubblicata "Versiones" adattamenti di racconti di Borges, Marquez e altri, realizzati con Sasturain. Dall'immaginazione grafica praticamente inesauribile, è un disegnatore davvero completo, che ha elaborato uno stile personalissimo perfezionando e modificando continuamente le proprie tecniche, sperimentando nuove strade in un continuo rinnovamento, fino agli ultimi lavori. Fin troppo modesto, non si considera un maestro e dice che non avrebbe mai pensato che i suoi lavori potessero raggiungere l'importanza che viene loro universalmente riconosciuta. Indubbiamente è un maestro del fumetto mondiale. Muore a settantaquattro anni a Buenos Aires (Argentina) il 10 novembre 1993.
|