Pratica varie tecniche, compresa l'incisione all'acquaforte e la xilografia. Entra nel mondo del lavoro come illustratore e cartellonista, firmandosi subito come Bissietta, e manterrà questo nome d'arte per tutta la vita, anche nell'attività pittorica. Nel 1928-1929 comincia a collaborare con il settimanale Corrierino della Cardinal Ferrari di Milano (realizzando tra l'altro "Scacco Bianco e Scacco Nero") e con la Casa editrice Cartoccino di Ettore Boschi, di Monza. Ha presto a che fare con le vignette e la narrazione sequenziale, realizzando serie di figurine Marca Stella, non datate ma intorno al 1930. È dello stesso periodo, e comunque anteriore al 1932, anche una serie di 27 figurine a colori che raccontano un'avventura di "Topolino con il mostro di Loch Ness", non autorizzata da Disney (il personaggio Mickey Mouse era appena nato nel cinema e la prima apparizione a fumetti nei quotidiani statunitensi e in Italia è del 1930, mentre il primo periodico è l'italiano Topolino del 31 dicembre 1932). La rara serie di figurine, di cui esistono almeno due edizioni, non riporta né la data di pubblicazione né il nome dell'editore. Nel 1942 espone alla XXIII Biennale di Venezia. Allestisce personali in molte città italiane e all'estero (Brasile, Australia). Nel 1947 disegna i costumi e le maschere per "Assassinio nella cattedrale" di Thomas Eliot con la regia di Giorgio Strehler (Istituto del Dramma popolare, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano, stagione 1947-48) rappresentato nella Chiesa di S. Francesco a San Miniato. Dal 1949 si trasferisce a Sidney (Australia) per scrivere articoli per l'International Press di Torino. Qui espone dei suoi lavori in mostre collettive e trova l'opportunità di insegnare alla A.D.R. [Antonio Dattilo Rubbo, 1870-1955] Art School (70, Pitt Street) dove espone una prima personale già nel dicembre 1950. Per sette mesi lavora a un grande dipinto murale del New Australian Centre, in Elizabeth Street, raffigurante l'emigrazione dei Nuovi Australiani dall'Europa, un'opera dal grande significato simbolico, affidata a un artista italiano quarantenne che si è trasferito in questo continente. Il murale viene inaugurato nel marzo del 1951. Dal 1951 ogni anno organizza - al primo piano della scuola - un'esposizione di lavori dei suoi studenti che viene osservata con interesse dalla critica artistica australiana. Nel luglio del 1954 all'indirizzo di Pitt Street si inaugura la Bissietta Art Gallery, dove esporranno autori internazionali di rilievo. Alla "Bissietta Exhibition" nelle sale dell'Art Club di Riverside, nell'agosto 1959, a festeggiare l'autore italiano per i dieci anni in Australia, nei quali ha creato un vero Italian Art Centre, c'è anche l'ambasciatore italiano E. Prato. Quella che viene indicata ormai come Bissietta Art School è una scuola d'arte di prestigio, che nel 1964 vincerà la Young Festival Competition. Rientra in Italia all'inizio degli anni Settanta. Muore a Sant'Ilario d'Enza (Reggio Emilia, Italia) nel 1977.
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