Ferdinando Tacconi
Giovedì 11 maggio 2006 ci ha lasciato Ferdinando Tacconi, un grande autore e una delle persone più belle del nostro mondo. |
Ciao Nando. Ferdinando Tacconi ci ha salutati e adesso vola alto con sua moglie Lidia, il figlio Rolando e i suoi amati aeroplani. Nando il maestro, Nando il grande. Maestro di fumetto, uno dei più grandi del dopoguerra, e non solo in Italia. Grande uomo, ma è meglio non dilungarsi in elogi, esaltazioni e quant'altro perché a lui queste cose facevano venire il mal di pancia. Durante la presentazione di una retrospettiva su Dino Battaglia a Cagliari, ci fu una conferenza in cui ci sperticammo in lodi scontate e un po' trite su Battaglia stesso.
Quando la parola passò a Nando, lui come al solito fulminò tutti esordendo con un commento colorito sulla "cattiveria" dell'amico Dino. Ci fece ridere e poi commuovere, capace di ammaliare con la sua voce profonda quasi quanto con le sue chine. |
In circostanze come questa, è difficile scrivere qualcosa che non sia banale o retorico, o che suoni orribilmente "di circostanza". Quindi, in attesa di raccogliere le idee, scrivo soltanto che conoscevo Nando ancor prima di entrare nel mondo del fumetto, e dunque da più di quarant'anni. Ora, come tutti, sono stordito dalla sua morte; tra poco, pochissimo, mi renderò purtroppo conto di quanto la sua presenza discreta è stata importante per me, e di quanto lui mi mancherà. |