Arnaldo Piero "Pier" CARPI 1940-2000

Pier Carpi

Nasce ad Arceto di Scandiano (Reggio Emilia, Italia) il 16 gennaio 1940. A ventun anni, nel 1961, a Milano entra come redattore al giornale satirico Bertoldo, edito da Gino Sansoni, e manterrà con l'editore un rapporto di intensa collaborazione fino agli anni Settanta.
È determinante la sua collaborazione con le sorelle Giussani per la creazione di Diabolik e per la scelta del personaggio (scrive alcune sceneggiature dei primi numeri) dato che tale scelta doveva cadere su due proposte, una delle quali era Diabolicus. Suo sarà il "Romanzo di Diabolik" in edicola nel 1969 per i tipi di Sansoni.
Inizia subito a collaborare con varie case editrici, creando anche, con un segno molto personale, strisce umoristiche e vignette per periodici come Il Giallo Mondadori, Segretissimo e Settimana Radio TV.
Nel 1963 entra ufficialmente nel mondo del fumetto scrivendo per Mondadori sceneggiature per il settimanale Topolino e testi delle avventure italiane di Batman e Superman.
Collabora alla realizzazione di Kolosso.

 

Inizia nel 1964 un decennale sodalizio con l'editore Gino Sansoni, con il quale condivide anche le simpatie politiche nostalgiche del passato regime. Cura per la sua sigla editoriale Bertoldo (mentre l'editore rileva e continua il giornale satirico Bertoldo) la nuova collana di umorismo ... Questi umoristi (1964).
Crea nuovi personaggi e scrive una quantità di sceneggiature per Sansoni, scrivendo anche le avventure a fumetti di un'eroina in calzamaglia: Zakimort (dal 1965), un vano tentativo di Gino Sansoni di ripetere il successo di Diabolik.
Crea inoltre le testate avventurose in chiave beat Teddy Bob e Boy.
Elabora una versione a fumetti di "Pinocchio", illustrata da Giovanni Manca (autore che nel novembre 1967 illustra anche la copertina del suo libro "Il cattivissimo - 1000 buoni moivi per spegnere il televisore", pubblicato dalla Editoriale Comics di Gino Sansoni, realizzato raccogliendo le battute scritte (e talora illustrate) per Settimana TV (ed. Ponzoni).
Alternandosi nella sceneggiatura a Michele Gazzarri, nel 1967 crea (per Il Giorno dei ragazzi) I Naufraghi e Lancillotto, disegnati da Sergio Zaniboni, e un albo con un'elegante riedizione dei Naufraghi uscirà per l'Editoriale Comics di Sansoni nel 1968.
Nell'ottobre 1969 per Editoriale Comics cura un'edizione tascabile del "Satiricon" di Petronio, con copertina e illustrazioni interne di Marco Rostagno.
Nel 1969 al Salone internazionale dei comics di Lucca vioene premiato per l'attività di sceneggiatore.
Ancora per Gino Sansoni (CEA, Casa Editrice Astoria, della quale è direttore editoriale) fonda nel 1969, con Alfredo Castelli, la rivista Horror. A dicembre 1969, come supplemento al n. 1 della rivista, pubblica "Natale nero" con 200 disegni suoi, di Marco Rostagno e di Sergio Zaniboni.
Nel 1970-1971 cura per Gino Sansoni Editore la collana di tascabili Umoristi d'oggi (riprendendo il percorso iniziato con ... Questi umoristi).
Nel 1971, al Salone internazionale di Lucca, Sansoni riceve il premio Yellow Kid per la rivista Horror.
Nel 1972, quando Castelli lascia la casa editrice, prosegue nel 1972 la collaborazione con Sansoni curando anche Horror "nuova serie" (che diventerà poi Super VIP).

 

A metà degli anni Settanta abbandona il mondo dei fumetti ma, dopo una lunga parentesi, vi ritorna negli anni Novanta per collaborare a Martin Mystère e Zona X, testate della Sergio Bonelli Editore.
Muore a sessant'anni a Viadana (Mantova, Italia) il 26 giugno 2000.

 

Nel 2003 l'Editoriale Mercury ripubblica in edizione amatoriale un numero speciale di Zakimort.
Nel 2004 la moglie Franca Bigliardi (premio L'Espresso con il racconto "Il Ventre di Maria" da cui l'omonimo film per la regia di Memè Perlini), acconsente alla ripubblicazione delle sue opere editoriali, dai fumetti alla narrativa, e viene iniziata l'impegnativa catalogazione con l'intenzione di creare un sito internet ufficiale per l'informazione sulle opere stesse e per la gestione dei relativi diritti d'autore, anche di inediti (come la sceneggiatura di un film-verità sulla vita e i misteri del "maestro venerabile" Licio Gelli della tristemente nota loggia massonica P2).

Note bibliografiche

Narrativa e la saggistica
Debutta con "La morte facile" (Edizioni Bertoldo [Gino Sansoni], Milano 1964); seguono moltissimi libri tra cui "Il sorriso pallido" (con Gec, Il giallo Mondadori, Milano 1965), "I grandi processi" (con Gec, I neri Mondadori, Milano 1965), "Le armi del tempo" (con Gian Franco Orsi, Il giallo Mondadori, Milano 1966), "Il cattivissimo" (Editoriale Comics [Gino Sansoni], Milano 1967), "Il mistero di Sherlock Holmes" (Gino Sansoni Editore, Milano, 1968), "Pinocchio a fumetti" (con Giovanni Manca, Gino Sansoni Editore, Milano 1968), "Storia della magia" (1968), "Il mistero di Sherlock Holmes" (Gino Sansoni Editore, Milano, 1968), "Le società segrete" (I Radar, Padova 1968), "Storia del giallo" (I Radar, Padova 1968), "La caricatura" (I Radar, Padova 1968), "Cagliostro il taumaturgo" (1972), "I mercanti dell'occulto" (1974), "Un Ombra nell´Ombra" (1975), "Rasputin ultimo profeta" (1975), "Le profezie di Papa Giovanni XXIII" (1977), "Palazzo d´Estate" (1978), "La Banda Kennedy" (1980; nuova edizione nel 1990), "Il caso Gelli" (1982), "Il diavolo" (1988), "Il venerabile" (1993), "Gesù contro Cristo" (1999).
Giornalismo
Collabora con importanti testate italiane e straniere, tra le quali Stern, Gente, Panorama, La Domenica del Corriere, prestando la sua opera di inviato speciale.
Cinema
Realizza il film "Cagliostro" per la 20th Century Fox, "Povero Cristo" per la Nord Film e "Un'Ombra nell'Ombra" per la RassyFilm, lavorando con artisti quali Valentina Cortese, Irene Papas, Curd Jurgens, Rosanna Schiaffino, Anne Heywood, John Phillip Law.
Teatro
Realizza il dramma religioso "L'abbraccio" (premiato al Festival dei Due Mondi di Spoleto), "Il Papa in vacanza" e "Mandrake a Dallas".
Premi
Oltre ai riconoscimenti del Salone internazionale dei comics (Lucca, 1969 e 1971), vince il Premio internazionale di giornalismo, l'Hans Cristian Andersen per la fiaba, il premio Carlomagno di Acquisgrana, il Bancarella e il Bancarellino, il premio Carlo Alberto Dalla Chiesa e il premio J.L. Borges.
Per il cinema è selezionato alla Biennale di Venezia e al Festival di Cannes.